Venezia 82. I premi e la loro opinabilità

VENEZIA – A Venezia quest’anno il Leone d’oro era stato già assegnato da stampa e spettatori a “The voice of Hind Rajad” di Kaouther Ben Hania: la platea, alla voce disperata della piccola diventata il simbolo del genocidio di Gaza, non ha potuto trattenere le lacrime. 

Ma oltre all’evidente emozione per la denuncia sollevata dal film, la regista tunisina Kaouther Ben Hania e tutto il suo cast sono stati impeccabili per professionalità: chi pensasse sia facile ricostruire degli avvenimenti attraverso la richiesta di aiuto di una bambina di sei anni, saper tenere chi guarda con il fiato sospeso, farlo commuovere e partecipare, si sbaglia di grosso. Ciò accade solo se sei bravo e The voice of Hind Rajab” avrebbe meritato il Leone d’oro anche per essere un lavoro di altissimo livello.

Alexander Payne, il presidente della Giuria, sul verdetto che ha attributo la massima onorificenza al più tranquillizzante “Father, mother, sister, brothers” di Jim Jarmush ha dichiarato: “”Abbiamo apprezzato entrambi i film, ma il regolamento non permette l’ex aequo. È stato uno 0,001% a portarci a questa decisione” e ha smentito che qualcuno dei giurati minacciasse di andarsene. L’ottimo direttore della Mostra Alberto Barbera ha spiegato che la scelta era stata dettata dalle divergenze tra chi privilegia il filone politico e il cinema-cinema, resta il fatto che anche “The voice of Hind Rajab” è cinema cinema, come lo è stato il filone neorealista.

Kaouther Ben Hania la regista di “The voce of Hind Rajab” Leone d’Argento – Gran Premio della Giuriaha detto: “Dedico il premio alla Mezzaluna palestinese e a tutti quelli che rischiano la vita per salvare vite a Gaza, cercano di ascoltare voci che non trovano risposta come quella di Hind e continuerà finché qualcuno non si prenderà responsabilità di quello che sta accadendo. Il cinema non ce la riporterà e non oscura le atrocità commesse, ma il cinema può conservare la sua voce perché la sua storia non è solo sua ma tragicamente di un popolo che subisce un genocidio da parte dell’esercito israeliano”.

Jim Jarmusch, che con il film “Father Mother Sister Brother” ha conquistato il Leone d’oro, si è pronunciato così: “”Non voglio sostegno dal governo israeliano, non voglio venga mostrato da loro. La popolazione di Israele è meravigliosa, amo le persone che non sono a favore di Netanyahu. Non mi pace il totalitarismo perché il primo passo è dividerci, è così che ci prendono in giro. Se c’è denaro da parte del governo israeliano allora il mio film non verrà distribuito”.

Benedetta Porcaroli, vincitrice del premio per la miglior interpretazione femminile per “Il rapimento di Arabella” di Carolina Cavalli nella sezione Orizzonti, ha lanciato una dedica a coloro “che sono sulla Global Sumud Flotilla che ci ricordano che non è tutto finito e che c’è un motivo valido per alzarsi la mattina che si chiama umanità”.

Toni Servillo, Coppa Volpi per la migliore interpretazione ne “la Grazia “di Paolo Sorrentino, ricevendo il premio ha voluto anch’egli ricordare il valore dell’azione dei volontari della Global Sumud Flottiglia in viaggio verso la Palestina per salvare vite.

Il leone d’argento a “The smaching machine” diretto da Bennie Safdie è un film ben fatto sulla vita di Mark Kerr, lottatore di arti marziali miste. Il film ha il pregio di sottolineare quanto sia importante nella vita di ogni uomo, saper perdere e accettare le proprie debolezze: principio non da poco, soprattutto se poggiato su un personaggio simbolo della forza fisica.

Finita la premiazione la serata si è chiusa con le parole lungimiranti del cardinale Perbattista Pizzaballa, in collegamento da Gerlusalemme: <<La violenza a cui stiamo assistendo è un linguaggio violento e disumanizzante. Questa guerra deve finire, è tempo di fermarla ma la fine che auspichiamo non sarà la fine del conflitto e del dolore. Dobbiamo lavorare molto, soprattutto noi credenti e chi fa cultura, per una narrativa diversa>>.

Di seguito tutti i premi.

La Giuria di VENEZIA 82, presieduta da Alexander Payne e composta da Stéphane BrizéMaura DelperoCristian MungiuMohammad RasoulofFernanda Torres e Zhao Tao, dopo aver visionato i 21 film in competizione ha deciso di assegnare i seguenti premi:

LEONE D’ORO per il miglior film a:
FATHER MOTHER SISTER BROTHER di Jim Jarmusch (USA, Irlanda, Francia)

LEONE D’ARGENTO – GRAN PREMIO DELLA GIURIA a:
THE VOICE OF HIND RAJAB di Kaouther Ben Hania (Tunisia, Francia)

LEONE D’ARGENTO – PREMIO PER LA MIGLIORE REGIA a:
Benny Safdie per il film THE SMASHING MACHINE (USA)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione femminile a:
Xin Zhilei nel film RI GUA ZHONG TIAN (THE SUN RISES ON US ALL) di Cai Shangjun (Cina)

COPPA VOLPI per la migliore interpretazione maschile a:
Toni Servillo nel film LA GRAZIA di Paolo Sorrentino (Italia)

PREMIO PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Valérie Donzelli e Gilles Marchand per il film À PIED D’ŒUVRE di Valérie Donzelli (Francia)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA a:
SOTTO LE NUVOLE di Gianfranco Rosi (Italia)  

PREMIO MARCELLO MASTROIANNI a un giovane attore o attrice emergente a:
Luna Wedler nel film SILENT FRIEND di Ildikó Enyedi (Germania, Ungheria, Francia)

Orizzonti

La Giuria ORIZZONTI della 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Julia Ducournau e composta da Yuri Ancarani, Fernando Enrique Juan Lima, Shannon Murphy e RaMell Ross, dopo aver visionato i 19 lungometraggi e i 14 cortometraggi in concorso, assegna:

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR FILM a:
EN EL CAMINO (ON THE ROAD) di David Pablos (Messico)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE REGIA a:
Anuparna Roy per il film SONGS OF FORGOTTEN TREES (India)

PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA ORIZZONTI a:
HARÀ WATAN (LOST LAND) di Akio Fujimoto (Giappone, Francia, Malesia, Germania)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE ATTRICE a:
Benedetta Porcaroli nel film IL RAPIMENTO DI ARABELLA di Carolina Cavalli (Italia)

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR ATTORE a:
Giacomo Covi nel film UN ANNO DI SCUOLA di Laura Samani (Italia, Francia)

PREMIO ORIZZONTI PER LA MIGLIORE SCENEGGIATURA a:
Ana Cristina Barragán per il film HIEDRA (THE IVY) (Ecuador)

PREMIO ORIZZONTI PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO a:
UTAN KELLY (WITHOUT KELLY) di Lovisa Sirén (Svezia)

Premio Venezia opera prima

La Giuria LEONE DEL FUTURO – PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” della 82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, presieduta da Charlotte Wells e composta da Erige Sehiri, Silvio Soldini assegna il premio

LEONE DEL FUTURO
PREMIO VENEZIA OPERA PRIMA “LUIGI DE LAURENTIIS” a:
SHORT SUMMER di Nastia Korkia (Germania, Francia, Serbia)
GIORNATE DEGLI AUTORI

Venezia Spotlight

PREMIO DEGLI SPETTATORI – ARMANI BEAUTY a:
CALLE MÁLAGA
di Maryam Touzani (Marocco, Francia, Spagna, Germania, Belgio)

Venezia Classici

La Giuria di VENEZIA CLASSICI presieduta da Tommaso Santambrogio e composta da 23 studenti – indicati dai docenti – dei corsi di cinema delle università italiane, assegna:

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR DOCUMENTARIO SUL CINEMA a:
MATA HARI di Joe Beshenkovsky e James A. Smith (USA)

il PREMIO VENEZIA CLASSICI PER IL MIGLIOR FILM RESTAURATO a:
BASHU, GHARIBEYE KOOCHAK (BASHÙ, IL PICCOLO STRANIERO) di Bahram Beyzaie (Iran, 1985)

Venice Immersive

La Giuria VENICE IMMERSIVE presieduta da Eliza McNitt e composta da Gwenael François Boris Labbé dopo aver visionato i 30 progetti in concorso, assegna:

il GRAN PREMIO VENICE IMMERSIVE a:
THE CLOUDS ARE TWO THOUSAND METERS UP di Singing Chen (Taipei, Germania)

il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA VENICE IMMERSIVE a:
LESS THAN 5GR OF SAFFRON di Négar Motevalymeidanshah (Francia)

il PREMIO PER LA REALIZZAZIONE VENICE IMMERSIVE a:
A LONG GOODBYE di Kate Voet e Victor Maes (Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi)

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