Chissà, forse anticipiamo troppo i tempi ma a noi lo scenario sembra questo. La caduta del governo Berlusconi è stata soprattutto la caduta della Lega e, personalmente, di Umberto Bossi. Il lento e indefesso lavorìo di “moral suasion” di Giorgio Napolitano ha consentito la formazione di un governo di tecnici con il compito di traghettare la seconda Repubblica verso la terza, in un sistema politico tripolare, dove l’aggregazione sviluppatasi intorno a Pierferdinando Casini diventerà il vero ago della bilancia, come succede oramai in molti sistemi parlamentari nel mondo.
Tutto ciò consentirà ai partiti politici di fare a meno della Lega, o per meglio dire, al centro-destra di allontanarsi dagli imbarazzanti fascisti verdi del Nord e dalle loro inventate mitologie padane. Anche se, ovviamente, è impossibile fidarsi di Silvio Berlusconi, sembra evidente anche a molti esponenti del Pdl che l’alleanza con
In altri termini, anche al neo-segretario Angelino Alfano starebbe ora di fronte e in modo assai netto la possibilità di abbandonare al proprio destino i bossiani per tramutarli in qualcosa di simile alla SVP, cioè una decina di deputati, o forse anche meno, ininfluenti per le sorti dell’Italia e del tutto fuori dalla macchina decisionale dello Stato.
D’altronde,