Si costituisce l’omicida di Fuorigrotta

NAPOLI – Si è fatto accompagnare alla stazione dei carabinieri di Napoli-Bagnoli, dal suo avvocato di fiducia, Luigi Candia, trentunenne, l’uomo che ieri, in un’abitazione di via Tertulliano, nel quartiere Fuorigrotta a Napoli, ha ferito un uomo e una donna di 26 anni a coltellate causando la morte dell’uomo. Il Candia ha raccontato di una lite tramutatasi presto in tragedia, con il ferimento a morte della giovane coppia trovata ieri mattina in una pozza di sangue nel proprio appartamento.

Armando Gabrieli e Flavia Ambrosio si erano trasferiti in quella casa in Via Tertulliano da appena una settimana, sembra che alla base del litigio ci sarebbe stato un pesante apprezzamento rivolto da Candia alla donna. Il Gabrieli, intervenuto per difendere la donna è stato accoltellato. Dopodiché l’assassino, per eliminare la testimone, avrebbe infierito sulla donna, colpendola alla testa e poi accoltellandola. Armando Gabrieli morirà pochi minuti dopo il ricovero all’ospedale San Paolo. Migliorano invece le condizioni della Ambrosio.
Secondo quanto riportato dagli inquirenti Luigi Candia, già noto alle forze dell’ordine, sarebbe stato indotto all’efferatezza del suo crimine anche da ingenti dosi di droga nel suo sangue. Sta di fatto che anche in questo caso, la lucidità dell’assassino, che si vuole mettere in dubbio con il fatto che fosse drogato, deve far ben pensare. Primo: l’omicida ha tentato di uccidere la testimone; secondo : solo quando ha saputo che era viva si è costituito.

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