Damiano boccia Renzi. L’articolo 18 non si tocca

ROMA – Il presidente della Commissione lavoro della Camera dei deputati, Cesare Damiano (Pd) boccia l’idea del neosegretario del Pd Matteo Renzi di abolire l’articolo 18 dello statuto dei lavoratori: “Io sono orgogliosamente keynesiano, mi ritengo un laburista.

Condivido di Matteo Renzi l’idea di andare nel partito socialista europeo, difficile portarlo con l’abolizione dell’articolo 18, sarebbe un’idea vecchia, vecchia, vecchia”, afferma intervistato da Radio Popolare. “E’ un attacco che dura dalla fine degli Anni Settanta” ricorda Damiano. “Una ricetta che io contesto. Non capisco – ha aggiunto Damiano – come i sostenitori del superamento del dualismo nel mercato del lavoro tra garantiti e non garantiti propongano di consolidare questo dualismo garantendo a chi è già al lavoro la conservazione del diritto, e ai nuovi assunti, giovani, magari in arrivo dal lavoro precario la negazione della tutela”. Vuol dire fare l’apartheid, ovviamente a svantaggio dei giovani”, conclude Damiano.

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