Terrorismo, rischi e pericoli nonostante i controlli

ROMA – “La situazione è monitorata. La nostra intelligence, le nostre forze di polizia, la magistratura, fanno benissimo il loro mestiere. Ma oggi nessuno può dirsi sicuro”.

Lo afferma in una intervista a Repubblica Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo. “Non possiamo escludere un pericolo attentato”, spiega Roberti aggiungendo che “esistono unità operative e, come dimostrano indagini recenti, ragazzi che dall’Italia volevano partire per la Siria vengono dissuasi e convinti dai vertici del Califfato a rimanere qui, per realizzare un attentato. Questo non significa che ci sia un pericolo imminente ma è importante analizzare i cambiamenti di strategia dell’Is e studiare risposte, una volta per tutte, serie in ambito giudiziario e politico. 

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