Migranti: presunto boss davanti Gup, “non sono ‘il Generale’

PALERMO – Udienza preliminare davanti al Gup di Palermo Alessia Geraci per Mered Yedhego, il presunto boss del traffico di esseri umani arrestato nel corso di un blitz in Sudan ed estradato in Italia all’inizio di giugno.

In aula e’ presente anche l’imputato che nello scorso fine settimana e’ stato trasferito dal carcere romano di Rebibbia a quello palermitano di Pagliarelli. Il detenuto piu’ volte ha sostenuto di essere un’altra persona, che nulla ha a che fare con Yedhego detto ‘il generale’. In aula i pm Calogero Ferrara e Claudio Camilleri e il legale di Tesmafarian. Michele Calantropo. La difesa – con proprie indagini difensive – ha sentito (e ha prodotto davanti al gup i verbali) due uomini, che oggi vivono in Svezia con lo status di rifugiati, i quali affermano con certezza “che quello arrestato non e’ Mered ‘il generale’. In carcere c’e’ un’altra persona”. Oltre a varie eccezioni (anche su alcuni errori relativi alla traduzione dell’interrogatorio di garanzia che, di fatto, ribalterebbero il senso delle risposte dell’indagato) la difesa, chiedera’ l’immediata scarcerazione.

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