Opera Star – International Opera Awards 2025: Roma celebra l’eccellenza della lirica mondiale

Il 22 dicembre il Teatro dell’Opera di Roma ospita l’ottava edizione del più prestigioso riconoscimento italiano dedicato al grande canto internazionale

Roma torna al centro della scena lirica internazionale con l’ottava edizione degli Opera Star – International Opera Awards, in programma lunedì 22 dicembre 2025 alle ore 20.30 nello storico Teatro dell’Opera di Roma. Un appuntamento che rappresenta non solo una celebrazione delle grandi voci e dei protagonisti assoluti dell’opera contemporanea, ma anche un segnale forte di rinascita culturale e di centralità dell’Italia nel panorama musicale globale.

Considerato ormai da critica e addetti ai lavori come il vero “Oscar della lirica”, il premio nasce da una visione precisa e lungimirante: quella di Alfredo Troisi, ideatore del format e Segretario Generale della Confederazione Italiana Associazioni e Fondazioni per la Musica Lirica e Sinfonica APS, che già nel 1995 intuì la necessità di un riconoscimento capace di valorizzare il patrimonio lirico italiano proiettandolo su scala internazionale.

Una visione culturale che attraversa trent’anni di storia

Dalla sua prima presentazione ufficiale all’Arena di Verona nel 2010, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, gli Opera Star – International Opera Awards hanno attraversato alcuni dei palcoscenici più prestigiosi del mondo: dal Gran Teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago al Teatro Comunale di Bologna, dall’Anfiteatro di Katara in Qatar al Teatro Ristori di Verona, fino al Teatro dell’Opera di Hai Nan in Cina.

L’approdo a Roma per l’ottava edizione rappresenta un passaggio simbolico e sostanziale. La Capitale, culla della cultura occidentale e punto di riferimento della tradizione musicale italiana, rafforza così il suo legame con l’opera lirica, intesa come linguaggio universale capace di unire epoche, popoli e sensibilità diverse.

Una rinascita fortemente sostenuta dalla presidente della Confederazione Daniela Traldi, che ha creduto con determinazione nella necessità di riportare in Italia una manifestazione capace di dare voce al valore artistico, alla disciplina e alla dedizione che la lirica richiede. Una filosofia ben riassunta dalle parole di Troisi: «La lirica è disciplina di vita e di cultura, scuola di sacrificio e di impegno, di studio e dedizione costanti».

I protagonisti dell’ottava edizione

La serata, presentata da Beppe Convertini e affidata alla direzione artistica di Franco Moretti, vedrà alternarsi sul palco alcuni tra i più grandi interpreti della scena lirica contemporanea, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica degli Opera Star – International Opera Awards sotto la direzione di Jacopo Sipari di Pescasseroli.

Tra i premiati di questa edizione spiccano nomi di assoluto rilievo internazionale.

Saioa Hernández, Miglior Soprano, artista madrilena definita da Montserrat Caballé “la diva del nostro secolo”, interpreterà l’intensa aria “La mamma morta” dall’Andrea Chénier di Giordano, dopo i recenti trionfi alla Scala di Milano, all’Opéra di Parigi e alla Carnegie Hall.

Il premio come Miglior Baritono va a Amartuvshin Enkhbat, voce leggendaria proveniente dalla Mongolia, oggi protagonista sui palcoscenici del Metropolitan, di Vienna, Berlino e Milano, che eseguirà “Cortigiani, vil razza dannata” dal Rigoletto verdiano.

Giacomo Prestia, Miglior Basso, una delle voci più autorevoli del repertorio verdiano, darà vita al tormento interiore di Filippo II con “Ella giammai m’amò” dal Don Carlo.

Torna sul palco anche Maria Agresta, già Miglior Soprano alla quarta edizione, con l’Ave Maria dall’Otello di Verdi, mentre il Premio Speciale Golden Opera alla Carriera viene conferito ad Amarilli Nizza, che interpreterà “Vissi d’arte, vissi d’amore” dalla Tosca di Puccini.

Scenografia, costumi e nuove generazioni

Gli Opera Star non celebrano solo le voci, ma l’intero universo creativo dell’opera. Il premio come Miglior Scenografo va a Dante Ferretti, maestro assoluto della scenografia e tre volte Premio Oscar, mentre Ursula Patzak viene premiata come Miglior Costumista per l’eccellenza nella creazione visiva operistica.

Grande attenzione è riservata anche al futuro della lirica. Il Premio Speciale Golden Opera “New Generation” per la direzione d’orchestra viene assegnato a Jacopo Sipari di Pescasseroli, considerato uno dei più promettenti direttori della nuova generazione italiana, protagonista di un programma che spazia da Verdi a Puccini, da Bizet a Rossini.

Tra gli ospiti, Vincenzo Costanzo, già vincitore del Premio New Generation, renderà omaggio a Giacomo Puccini nel giorno del genetliaco del compositore con “Torna ai felici dì” da Le Villi. Completano il cast artistico il soprano Afag Abbassova, il soprano Alessandra Di Giorgio e il mezzosoprano Ivana Hoxha.

Premi speciali e impegno per la divulgazione

Accanto ai grandi nomi della scena internazionale, l’edizione 2025 riconosce il valore della formazione e della divulgazione culturale. Tra i premi speciali figurano FABBRICA – Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma, RAI Cultura per l’impegno nella diffusione della lirica e Frequenze e Armonici APS per il progetto Opera Lab Edu, dedicato alla formazione del pubblico di domani.

Un segnale chiaro di come l’opera non sia solo memoria del passato, ma investimento sul futuro, educazione all’ascolto e patrimonio vivo dell’umanità.

L’opera come linguaggio universale

Riconosciuta come Patrimonio Culturale dell’Umanità, l’opera lirica continua a dimostrare la sua capacità di parlare al presente, rinnovandosi attraverso nuove interpretazioni e nuovi talenti senza perdere la forza originaria del suo linguaggio.

Gli Opera Star – International Opera Awards 2025, realizzati in collaborazione con la Fondazione Verona per l’Anfiteatro Arena e con il contributo della Regione Lazio per i Grandi Eventi 2025, rappresentano un momento di sintesi tra tradizione, eccellenza artistica e visione internazionale. Un evento che riafferma il ruolo dell’Italia come cuore pulsante della lirica mondiale e di Roma come palcoscenico naturale di questa grande eredità culturale.

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