ROMA – Oggi all’età di sessantasette è morto Gianni Borgna, uomo di sinistra , straordinario intellettuale “ prestato “ alla politica, la sua grande passione, giovanissimo segretario della Federazione giovanile comunista di Roma e poi responsabile nazionale della Fgci nazionale, amministratore pubblico, l’assessore al Comune che ha dato tanto a Roma, alla cultura nazionale, ha sempre accompagnato la sua attività, da dirigente dei comunisti romani allo studio, la musica la sua seconda passione.
. Dopo essersi diplomato al Liceo classico Terenzio Mamiani ha proseguito gli studi laureandosi in Filosofia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, della quale in seguito è diventato docente di Storia e Critica del Film. Nell’anno accademico 2008/2009 è stato titolare della cattedra di Sociologia della Musica all’Università di Roma “Tor Vergata”. Consigliere regionale, dal 1983 presidente della Commissione Cultura del Lazio e, successivamente, dal 1988 al 1992 consigliere della Biennale di Venezia. Dal 1993 fino al 2006 assessore alla Cultura del Comune di Roma, con Francesco Rutelli e Walter Veltroni, e in questa esperienza come assessore ha scritto Una città aperta (Audino, 2013). Dal 27 dicembre del 2006 è stato nominato presidente della Fondazione Musica di Roma e dell’Auditorium, succedendo a Goffredo Bettini; riconfermato da Alemanno nel 2008, ricoprì questa carica fino al 2011. È stata una delle figure più importanti della musica leggera italiana, e in questo campo scrisse: Storia della canzone italiana (Laterza, 1985), L’Italia di Sanremo (Mondadori, 1997), Gino Paoli (Baldini Castoldi, 2005). È stata una malattia a portarlo via nel buio della notte, lasciando nel dolore coloro che l’avevano conosciuto e stimato.
Pietro Folena. “ Gianni, la ricerca e la gentilezza”
Folena è stato un” allievo” di Gianni ai tempi della Federazione giovanile comunista. Oggi lo ricorda con grande commozione e dolore per la perdita di un amico, uno straordinario compagno “A noi figiciotti “eretici” dice- Gianni Borgna, da segretario della Fgci romana e poi come responsabile culturale della Fgci nazionale, ci aiutò a cercare nella cultura e nella società i percorsi non ortodossi. L’amore per Pier Paolo Pasolini e per la sua lezione, è stato un seme che ha piantato Gianni, e che dieci anni dopo il suo assassinio portò la Fgci che dirigevo a fare della pasoliniana “disperata passione di essere al mondo”, col sostegno attivo di Borgna, il manifesto di una ricerca collettiva e esistenziale. La cifra della sua vita e del suo percorso politico, intellettuale e umano è stata sempre quella della ricerca, anche controcorrente: in un’epoca e di fronte a un Potere in cui si manifestano prepotenza e superficialità, la “gentilezza” di Gianni Borgna è una lezione su cui tutti quelli che lo piangono dovrebbero meditare. E del resto -se si può ragionare su un “dare/avere”- Borgna è uno di quei rari dirigenti della sinistra che al suo partito ha dato molto (oltreché e prima ancora alla sua città), e che, forse proprio perché così diverso dal tempo che stava arrivando, non ha avuto tutto quello che avrebbe meritato.”
Napolitano: impegno politico,sensibilità e competenze.
Tantissimi i messaggi inviati alla famiglia a partire dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano che , esprime la sua costernazione : “Apprendo con dolore la triste notizia della prematura scomparsa di Gianni Borgna, di cui ho avuto modo di apprezzare il costante impegno politico e la sensibilità e le competenze mostrate nello svolgimento di delicati incarichi pubblici nella Regione Lazio e nel Comune di Roma come assessore alla cultura. Ne ricordo in particolare la genuina passione e attenzione per il mondo dello spettacolo e per la canzone italiana. Ai suoi famigliari e a chi lo conobbe e stimò, invio le mie più sentite condoglianze”.
L’omaggio dell’Aula della Camera
Tutta l’Aula della Camera ha applaudito in piedi in memoria di Gianni Borgna. Toccanti sono state le parole lasciate su facebook da Francesco Rutelli : “Gianni Borgna è morto. Lo piango dopo averlo accarezzato ancora ieri sera assieme alla moglie Anna Maria. È stato uno dei più grandi motori di cultura in Italia. Politico, intellettuale, organizzatore-innovatore. Instancabile nella conoscenza, meticoloso nel lavoro, formidabile nella divulgazione. Fraterno amico, mite combattente, protagonista con la mia Giunta – e poi con Veltroni – di realizzazioni senza eguali. Non vive più, ma, come si addice alle personalità più forti e profonde, ci ha lasciato dei doni, delle novità ancora da scoprire”.
Marino: “ Perdiamo uno dei protagonisti della vita culturale “
Anche l’attuale sindaco di Roma, Ignazio Marino, dedica alcune parole a Gianni: “Sono profondamente addolorato per la scomparsa di Gianni Borgna, con lui perdiamo uno dei protagonisti principali della vita culturale della città negli ultimi vent’anni. Persona di grande spessore umano e di altissimo profilo intellettuale, nei lunghi anni spesi prima alla guida dell’assessorato alla Cultura del Campidoglio e poi all’Auditorium Parco della Musica ha saputo dare vita ad una straordinaria rinascita della cultura cittadina, fatta sia di grandi eventi di portata internazionale sia di piccole iniziative diffuse in tutto il territorio cittadino. Grande conoscitore della città, ha saputo offrirle un contributo di idee e progetti che rimarrà nel tempo. Domani, a partire dalle 9:30 fino alle 18, tutta la città potrà rendergli omaggio in Campidoglio, dove nella sala della Protomoteca verrà allestita la camera ardente”.
Già… un amante di questa città. Un lavoratore infaticabile e attento alle esigenze di questa grande città. Per concludere le parole di Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio, che riassume le straordinarie doti di umanità e impegno , il cuore, i valori e le passioni di Gianni: “Oggi è un giorno molto triste. Gianni Borgna ha dato tanto a Roma, con la sua cultura e la sua passione politica. È stato per tanti di noi un punto di riferimento con cui confrontarsi e un compagno di tante battaglie, una persona alla quale volere bene e un amico. In anni di profonde trasformazioni Gianni ha saputo interpretare il bisogno di dare alla vita di questa città un respiro nuovo, più internazionale, più ricco di stimoli, più aperto all’arte e al confronto culturale.”