Bulli ed Eroi. Debutto di Psicomoda Abitarsi al Festival del Film di Locarno

LOCARNO – Bulli ed Eroi Festival Internazionale del Film per Ragazzi si arricchisce di una Linea moda dedicata alla prevenzione dal bullismo e dalla violenza di genere

 Al via la Campagna dedicata alla prevenzione dal bullismo e dalla violenza. 

La prima linea moda ideata e realizzata da Paola Dei in arte Paola Es, Psicologa dell’Arte, Pedagogista dell’Audiovisivo e Critico Cinematografico e Teatrale che dirige il Bulli ed Eroi Festival Internazionale del Film per Ragazzi Val di Chiana Senese con la partecipazione di Val d’Orcia Val di Chiana e Val Tiberina Aretine giunto alla VI edizione che vede la partecipazione e il patrocinio di Enti e Istituzioni Internazionali.

Il preoccupante aumento dei casi di bullismo e violenza di genere ha stimolato ad arricchire la Kermesse, non solo con una Rivista, ma anche con una linea moda che intende costruire una catena di solidarietà fra coloro che ogni giorno sono in prima fila per la prevenzione. 

Immagini esteticamente gradevoli e frasi significative diffondono messaggi attraverso gli abiti che hanno debuttato al Festival del Film di Locarno, concluso il 12 agosto che ha visto assegnare Il Pardo d’Oro della 76ma edizione a  Mantagheye Bohrani (Critical Zone) di Ali Ahmadzadeh realizzata clandestinamente tra le strade di Teheran, aggirando i divieti delle autorità iraniane. 

Gran Premio del Festival della Città di Locarno per il miglior film. 

L’Italia, con il film Procida realizzato dai partecipanti del Film Atelier Procida, ha ottenuto una menzione speciale del Pardo Verde Ricola. 

Dice Paola Dei : “Purtroppo molte e molti di noi hanno subito bullismo o violenza, sia essa morale o fisica. Spesso misconosciuta, spesso subita in silenzio, con un dolore lacerante. Troppo spesso nel mio lavoro vedo persone capaci, competenti e ricche di umanità sminuite, maltrattate, umiliate, per fare spazio al narcisismo (maschile e femminile). 

Quando qualcuno non sa fare qualcosa si sviluppano emozioni come l’arroganza, la prepotenza, il pettegolezzo, l’invidia, che non portano certo messaggi positivi e che, se vengono potenziati, non contribuiscono certo alla prevenzione. Ho pensato che dipingere abiti fosse un modo gradevole per trasmettere messaggi per incitare a proteggersi, sostenersi e indossare prevenzione. Il nostro Festival ha una identità forte. 

È nato dopo libri scritti, ricerche, esperienze e titoli. Io ho iniziato a dipingere tessuti per i negozi circa 40 anni fa, ho sostenuto poi esami di storia del cinema all’Università e successivamente mi sono specializzata in Psicologia dell’Arte. Mettendo insieme tutto questo è nata Psicomoda Abitarsi. 

Sono loro felice che i miei abiti abbiamo debuttato a Locarno perché per molti anni ho collaborato con Boris Luban Plozza, psicosomatologo svizzero che ha prefato miei libri per ragazzi. E mi fa molto piacere portare, attraverso gli abiti, messaggi di solidarietà che accompagnano il Festival e il Magazine”. 

Con queste parole Paola sta dicendo che le donne che hanno realizzato qualcosa di fattivo non hanno mai avuto bisogno di sminuire nessuno. La dignità e l’intelligenza di ogni donna passa soprattutto da qui. 

I capi sono realizzati a mano uno per uno con colori ecologici e intendono omaggiare la donna, la vita, l’arte. Tre istanze che uniscono emisfero destro e sinistro in un tutto che vale più della somma delle singole parti. Gli abiti sono anche un bellissimo esempio di economia circolare, abiti dismessi o con diversi anni sulle spalle, come la giacca dedicata a Marilena tornano nuovi. Gli attori di Hollywood stanno scioperando per troppo metaverso, utilizzato spesso a sproposito e in contesti poco adatti, e noi torniamo all’artigianato, 

Al Festival del Film di Locarno tutti gli abiti, moda ecologica ed esempio di economia circolare, hanno riscosso grande successo e al momento sono in partenza per Londra e Berlino. Molte attrici sono già testimonial, prima fra tutte Silvia Siravo (di seguito in foto al mare). 

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