Amore oltre la morte a Cannes 2013

CANNES (corrispondente) – Una storia d’amore, che va oltre la morte e dura da secoli, certo non convenzionale, raccontata nel film Only Lovers Left firmato da Jim Jarmusch, girato quasi esclusivamente di notte, con una scena d’apertura di un cielo pieno di stelle, e poi dopo alcune dissolvenze troviamo i due protagonisti Eva e Adams nelle rispettive camere. E’ la storia di una coppia che vive in due zone del modo, lui a Detroit in Michigan, lei a Tangeri, in Marocco.

Lui un musicista fortemente depresso Adam, interpretato da Tom Hiddleston, lei, sua amante di sempre Eva, interpretata da Tilda Swinton enigmatica e sfuggente, che esce di casa coprendosi il volto, lui invece non ne vuole sapere degli umani che chiama zombi. La relazione tra i due sembra idilliaca, fino all’arrivo della stravagante sorella di Eva  Ava (Mia Waskolowska), che getterà scompiglio nella coppia. Un piccolo particolare Eva e Adam sono vampiri, per questo motivo la loro è una relazione secolaree il loro è un amore immortale. Sono due amanti molto colti e sofisticati hanno imparato molto, hanno vissuto persino il medioevo e l’inquisizione.  Lei è aggiornata con ipade, lui invece un po’ meno, solo agli anni 70 e collega il computer a una vecchia tv.  Only Lovers Left è film affascinante, raffinato e malinconico. Un film sulle piccole cose, come un ballo in casa o un giro  in auto a Detroit. Un film di esseri fragili e sensibili, che vivono nascosti. Il regista ha esplorato l’anima e l’amore in un contesto di immortalità e ci offre lo spunto di una riflessione se fosse possibile sarebbe una benedizione o una maledizione?

 Nel corso della Conferenza Stampa il regista Jim Jarmusch ci ha raccontato della sua esperienza.
Only Lovers Left, un progetto difficile da realizzare…
Si, un lavoro molto lungo durato sette anni, ma penso sia una cosa davvero eccezionale essere oggi qui a Cannes!
Il Film è la storia di vampiri, ma di vampiri davvero anomali. Di solito i vampiri escono di notte a cercare le loro prede, qui c’è una storia d’amore meravigliosa e cose mai viste in altri film di vampiri?
Volevo raccontare la storia di una coppia che vive insieme per lunghissimo tempo, come fossero personaggi di un altro pianeta. Volevo raccontare una storia d’amore con i vampiri, ma i vampiri sono solo una metafora, c’è qualche cosa di molto più profondo nel film. È una storia d’amore di due persone, con un vissuto atipico, che si ritirano, sono esseri fragili e minacciati, vulnerabili di fronte al potere e alle persone che sono al potere.
La musica ha un ruolo primario nel film?
Le musiche sono molto importanti la musica rock e bohémien o il musicista di chitarra d’avanguardia…la musica è per me una danza di riconciliazione.
Perché la scelta di città di Detroit e Tangeri.
Detroit è una città molto misteriosa, come Parigi, ho un ricordo d’infanzia quando i miei genitori ci andavano per acquistare un’automobile e poi mi ricordo che sono tornati a prenderne un’altra per me Detroit rappresenta qualche cosa di straordinario, oggi è così degradata.
Il Budget del Film?
7 milioni di euro.
Una domanda a Tilda Swinton (Eva) come si è approcciata al ruolo di vampira e qual è il suo punto di vista?
Sono molto affascinata dai vampiri, perché non sono terrorizzati dalla morte e inoltre è meglio pensare all’immortalità e avere un’immagine di una vita da vivere da invisibili. Mi dà emozione l’invisibilità.
Una domanda a Tom Hiddleston (Adam) quando le è stata proposta la parte di un vampiro cosa ha pensato?
La prospettiva di incarnare un super-eroe  e un personaggio intriso di romanticismo e melanconia mi ha stimolato e affascinato .
Oggi a Cannes 66 è anche la giornata dell’atteso film di Roman Polanski, il regista franco polacco ha portato alla kermesse il suo ultimo lavoro , La Venus a la Fourrure, Venere in pelliccia, è tratta dal’opera teatrale di Davis Ives e ispirata al romanzo di Leopold Von Sacher-Masoch il volto è di Emanuelle Seigner, una forza erotica, nel 2002 aveva vinto qui a Cannes la Palma d’oro con il Pianista. La trama: Siamo a teatro il regista Thomas Mathieu  Almaric direttore di uno stabile si imbatte in Vanda ( Emanuelle Seigner) bella e determinata a avere la parte, il direttore non confidava in lei ma dimostrerà di conoscere bene il testo di Masoch e di non essere così sprovveduta come sembrava all’apparenza. Un potere femminile sottolineato nel libro Venere in pelliccia. Il film uscirà nelle sale italiane il 31 ottobre.

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