Stabile del giallo. La donna in nero. Recensione

ROMA – “Nessuno osa parlare a Crytin Gifford. Tra la nebbia incalzante e l’alta marea si respira un clima di terrore e solitudine”. Solo un giovane avvocato si aggira per la cittadina sperduta nel nord dell’Inghilterra alla ricerca di Eel Marsh House, la casa vicino alle paludi di proprietà della sua cliente deceduta, la signora Drablow.

Una vedova di 84anni vissuta per quasi mezzo secolo in solitudine: nessuno l’ha più vista dalla morte del marito. Neanche un amico ha partecipato alla sua cerimonia funebre. Inquietudine e sospetto iniziano allora a impegnare la mente del legale, che insieme all’eredità della donna cercherà di ricostruire la sua storia. Un’irresistibile attrazione lo condurrà sempre più spesso nella casa, incurante delle superstizioni e dei rischi. Ma, durante la notte, strani fenomeni scuotono la villa. Urla di bambino rimbombano dall’unica stanza chiusa a chiave insieme allo stridio incessante del dondolo, mentre una donna smunta vestita di nero fissa con aria di sfida l’avvocato Knipps, imbambolato e in preda ai sudori freddi. Un gioco sapientemente studiato di luci e suoni fa rabbrividire il pubblico in platea alla vista della “donna in nero”.  La suspense avvolge lo spettatore, che fino alla fine resterà col fiato sospeso, atterrito da un finale più “nero” delle aspettative.

“Non è stato semplice interpretare un personaggio così negativo. La ‘donna in nero’ non è solo un fantasma, ma è puro odio”. A dirlo è l’attrice principale Laura Massei, che veste i panni dell’imperturbabile spettro. Sei apparizioni per un totale di pochi minuti, che sono però sufficienti ad atterrire anche “chi non crede ai fantasmi”, come il giovane avvocato Knipps. Una difficile interpretazione, che richiede una grande immedesimazione. “Ogni volta che mi giravo verso gli attori, non li stavo davvero guardando, mi concentravo solo sul male”.

Una pièce teatrale imperdibile che turberà lo spettatore, a sua insaputa protagonista della scena, tra stupore e meraviglia.

ALLO STABILE DEL GIALLO DI ROMA

DAL 12 OTTOBRE AL 1 DICEMBRE

Con Dante Biagioni, Sergio Mancinelli e Laura Massei

Regia Raffaele Castria

Scene Andrea Bianchi

Disegno luci Massimo Polo

Sartoria Bice Minori

Aiuto regia Serena Pallacordi

Luce e fonica Biplab Deb

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