CANNES – La grande bellezza premiata a Hollywood con l’Oscar, Le meraviglie, premiate a Cannes. Il cinema italiano raddoppia in campo internazionale portando a casa premi più che prestigiosi e sbaragliando avversari temutissimi nei giorni della vigilia. “Che meraviglia! Che bellezza!” viene da dire sull’onda dell’entusiasmo.
Il festival sulla Croisette si è concluso in sostanza con un omaggio alla cinematografia di casa nostra. Sul palcoscenico del palazzo del cinema una grande diva italiana, Sophia Loren, ha premiato una giovane regista italiana, Alice Rorhwacher per il film di cui è protagonista la sorella, la più nota Alba, e che ha fra gli interpreti un’altra celebrata vedette italiana, Monica Bellucci, chiamata poi a dare il premio al migliore attore, l’inglese Timothy Spall protagonista del film Mr.Turner di Mike Leigh. nei panni di un pittore dalla tormentata esistenza..
A dispetto dei pronostici della vigilia, ma a conferma del quarto d’ora di applausi ricevuti la sera della presentazione ufficiale al festival, il film di Alice Rorhwacher Le meraviglie ha ricevuto il gran premio speciale della giuria, uno dei più prestigiosi, una volta era una Palma d’oro: praticamente un secondo posto, dopo il premio che è andato al film Winter sleep dl turco Yuri Bilge Ceylan, un’ epopea di tre ore e sedici minuti che deve aver colpito i giurati soprattutto per la lunghezza. Forse li ha presi per stanchezza,
Del film al migliore attore protagonista si è detto, quello alla migliore attrice protagonista è stato assegnato a Julianne Moore per Map to the stars di David Cronenberg. Due nomi che figuravano fra i favoriti della vigilia. E se il primo ha avuto il piacere di ricevere il premio dalle mani di una delle più belle attrici di questa edizione, la Bellucci, la seconda si è rifatta gli occhi con Daniel Auteil, al quale è stato affidato l’incarico di consegnarle il premio.
Come in ogni festival, ai premi maggiori fa seguito una serie di riconoscimenti minori con i quali si cerca di ristabilire equilibri andati all’aria nella stanza dei bottoni più importanti. Fra i delusi rimasti a bocca asciutta Jean Luc Godard, vecchia gloria del cinema francese, che forse non avrà altre chanches in futuro.
Molti vecchi cineasti si dicono convinti che ai festival non è importante il premio che si vince ma la bella figura che si è fatta davanti al pubblico, alla stampa di tutto il mondo, alla giuria internazionale. E forse hanno ragione. Allora, il festival di Cannes 2014 l’Italia presente con un solo film in concorso può dire di averlo vinto alla grande.