“Un piccione seduto su un ramo riflette sull’ esistenza”. Recensione. Clip

ROMA – Terza parte della trilogia, comprendente “Canzoni del secondo piano” (2000) e You, the Living (2007), il film “Un piccione seduto su un ramo riflette sull’ esistenza” nasce da una meditazione del regista, Roy Andersson, che si ispira al quadro di Pieter Brugel il Vecchio, “Cacciatori nella neve”.

La trama è un percorso onirico. La realtà è un filo agganciato a poli opposti, verità e sogno, sospeso tra presente e passato, senza alcun riferimento al futuro. In questo terzo capitolo sono descritti, inizialmente, tre diversi incontri con la morte; poi la narrazione va ad incentrarsi su una diversa tipologia di decesso, non tanto più fisico, quanto morale.

Le stranezze, la meschinità umana, la totale mancanza di empatia con il prossimo, il desiderio, portato all’ esasperazione, di regole dietro alle quali nascondersi o rifugiarsi, un voglia, insana, di solitudine, la violenza…. sono tutti tasselli che vanno a comporre un mosaico della società moderna, svedese  nel film del caso , ma in fondo universale, dove ogni individuo è solo, senza un passato collettivo, e senza un futuro a cui tendere. Il presente, l’ attimo,  è tutto ciò che ha, e ciò tira fuori il peggio da ognuno. Con una fotografia suggestiva ed una colonna sonora che accompagnerà lo spettatore anche fuori dalla sala, Andersson descrive la piccolezza umana di una cultura in via di autodistruzione, dove l’ infelicità è opera, unicamente, dell’ uomo.

In uscita nelle sale dal 19 febbraio 2015

Durata:100′

CAST ARTISTICO:

Jonathan: Holger Andersson

Sam: Nils Westblom

Lotta Zoppa: Charlotta Larsson

Carlo XII: Viktor Gyllenberg

Insegnante di flamenco: Lotti Tornros

Colonnello Solitario: Jonas Gerholm

Capitano/barbiere: Ola Stensson

Ballerino: Oscar Salomonsson

Custode: Roger Olsen Likvern

CAST TECNICO:

Regia e sceneggiatura: Roy Andersson

Direzione della fotografia: Istvàn Borbàs, Gergely Pàlos

Musica: traditional

Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza – Clip

 

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