ROMA – Val è una domestica affettuosa e accudente, al servizio da molti anni di una famiglia sentimentalmente ingessata. La donna ha imparato a stare al suo posto: sa perfettamente cosa può e non può fare, sa cosa conviene dire e su cosa è necessario tacere.
L’arrivo a casa di Jessica, figlia di Val, mette a dura prova l’ equilibrio che si era consolidato negli anni. Jessica è curiosa e spigliata, ha uno spirito libero ed è insofferente ai rigidi schemi relazionali che avevano creato una chiara separazione fra “padroni e servi”. La sua presenza rivoluzionaria scuoterà tutti gli abitanti della casa. Val, privata di rassicuranti certezze, dovrà fare i conti con il suo passato, riflettere sul presente e progettare un futuro non più scontato…
E’ un film sorprendente che coinvolge a un livello profondo. Anna Muylaert non scava morbosamente negli affetti, lascia che la storia fluisca e che le personalità emergano gradualmente nei loro aspetti più intimi. Il capofamiglia spento, la moglie nevrotica, la giovane dirompente sono personaggi secondari di spessore, tratteggiati con cura. Impossibile poi non affezionarsi a Val, governante dimessa, materna, interpretata con incredibile naturalezza da Regina Casé. Nessuno direbbe stia recitando. Siamo lontani dal “servo astuto” della commedia classica, figura che aveva tipicamente il ruolo di aiutante. Tutto lo sviluppo è incentrato qui sui movimenti interiori di Val, splendida protagonista di una vicenda di cui si delinea anche il significato sociale. L’autrice infatti, con tocco delicato, avvicina tematiche importanti che hanno a che fare con l’eterna realtà dei rapporti umani e che a noi occidentali richiamano il concetto di potere. Notiamo una stratificazione sociale, una squilibrio di potere, una silente lotta di classe innescata da Jessica. E’ uno scontro di fioretto giocato sul fragile territorio dei sentimenti e non su quello della retorica politica o della rivolta sociale. A un livello culturale è invece una critica mossa dalla regista alla tradizione brasiliana di affidare la crescita dei propri figli a qualcun altro. L’attenzione ai contenuti e ai personaggi ben si accorda con una forma limpida che non prevede virtuosismi visivi o colpi di scena fini a se stessi. Quando la leggerezza dello stile si sposa con la capacità di veicolare significati importanti, si raggiungono risultati di grande valore. Così è per questa commedia sentimentale che ci ha stupito e ci ha arricchiti interiormente. La consigliamo a chiunque voglia appassionarsi con semplicità, ascoltando cosa c’è appena oltre il frastuono della vita quotidiana.
REGIA: Anna Muylaert
ATTORI: Regina Casé, Michel Joelsas, Camila Márdila, Karine Teles, Lourenço Mutarelli, Helena Albergaria
SCEGGIATURA: Anna Muylaert
FOTOGRAFIA: Bárbara Alvarez
MONTAGGIO: Karen Harley, edt.
PRODUZIONE: Brasile
GENERE: Commedia/ Sentimentale
DURATA: 110 minuti
USCITA NELLA SALE: 4 giugno
E’ arrivata mia figlia – Trailer