Taormina 68. Paolo Rossi, l’uomo, il campione, la leggenda

A quarant’anni esatti dalla storica partita che nel luglio del 1982 vide la nazionale italiana vincere in Spagna la coppa del mondo di calcio, arriva sugli schermi il 5 luglio, dopo una applaudita anteprima al festival internazionale del cinema di Taormina, il film-ritratto di uno degli artefici di quella vittoria,

Paolo Rossi, il calciatore scomparso a dicembre di due anni fa, che ha fatto appena in tempo a rilasciare la lunga intervista colonna portante del film.

A dimostrazione che il calcio, come fatto sportivo ma anche come evento di costume, non è più solo appannaggio maschile, il film è firmato da una donna, la documentarista Michela Solari. E’ giusto che sia così, oggi che abbiamo giocatrici professioniste non meno brave dei colleghi maschi, al punto che il campionato del calcio femminile sta prendendo sempre più posto nel cuore dei tifosi da stadio, mentre non si contano le conduttrici di programmi sportivi e le commentatrici che in tv affiancano colleghi maschi nelle diverse “domeniche sportive”. Michela Scolari si è avvalsa della collaborazione oltre che di Gianluca Fellini, anche di Federica Cappelletti, autrice delle tante interviste che affiancano il racconto di Rossi ai maggiori esponenti del calcio mondiale dell’epoca. 

Essendo rievocativo di un’epoca entrata nel mito, Paolo Rossi, l’uomo, il campione, la leggenda è un film più adatto ai padri che ai figli. Per i giovani di oggi il calcio è una cosa diversa da quello che appassionò i “vecchi”, per i quali questa carrellata di goal, di racconti sul filo della nostalgia e le interviste a nomi e facce indimenticabili è un’occasione da non perdere se si vuole rivivere emozioni, peraltro, mai sopite.

Nel film Paolo Rossi, la cui improvvisa scomparsa ha lasciato un generale rimpianto, racconta in prima persona di sé bambino, che giocando tutti giorni a pallone in mezzo alla strada, per la disperazione della mamma, consumava un paio di scarpe a settimana. Poi i primi successi, il primo allenatore, i primi infortuni, le prime partire giocate insieme con i grandi calciatori che fino a pochi anni prima aveva visto solo sulle figurine Panini, la prima chiamata in Nazionale, i mondiali del 1978 nell’Argentina dei desaparecidos, la squalifica di due anni per il coinvolgimento nella scandalo del calcio-scommesse, fino alla grande avventura, appunto quarant’anni fa, con la vittoria sulla favorita Germania davanti ad un re di Spagna sportivamente corretto in tribuna accanto ad un Sandro Pertini esultante a braccia levate come un qualunque tifoso in curva. 

Al racconto pacato del sempre sorridente Paolo Rossi, sono alternate fra un goal da manuale e l’altro, le interviste ai protagonisti di quella stagione irripetibile al mister Enzo Bearzot, Franco Carraro, perfino Pertini (“questa vittoria mi ha dato la gioia più grande da quando sono presidente della Repubblica”) ai colleghi stranieri più famosi: Pelè. Falçao, Platini, Rumenigge, Zico, Hamrin, Maradona, agli amici più vicini: Cabrini, Antognoni, Zoff, Tardelli, Boniek.

Nomi che ai figli diranno poco, ma che ai padri sono entrati indelebilmente nel cuore. 

  • Regia: Michele Scolari, Gianluca Fellini
  • Sceneggiatura: Michele Scolari, Gianluca Fellini
  • Fotografia: Gianluca Fellini
  • Musiche: Ian Cecil Scott
  • Montaggio: Gianluca Fellini, Alessandro Salaorni
  • Genere: DOCUMENTARIO
  • Produzione: IVO ROMAGNOLI, MICHELA SCOLARI, PAOLO ROSSI, FEDERICA CAPPELLETTI
  • Distribuzione: FILMIN’ TUSCANY, 44 PRODUCTION, PHOENIX WORLDWIDE ENTERTAINMENT
  • Data uscita 5 Luglio 2022

Paolo Rossi. L’uomo, il campione, la leggenda. Trailer

https://www.youtube.com/watch?v=825Wia1HFl8

                                                                           

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