Festival di Villa Medici. I tre film di Venezia 79

ROMA – Il festival di Villa Medici nel 2022 è arrivato alla sua seconda edizione. Sono 14 i film in concorso, di varia durata e di tutti i generi, realizzati da artisti e cineasti le cui opere si distinguono per la singolarità del soggetto o della forma.

La bella Villa Medici riapre per l’occasione dopo 6 mesi di lavori di restauro dei decori di Balthus e le proiezioni in concorso si svolgeranno di giorno, alla presenza dei loro autori, nella sala cinematografica e nel grand salon della Villa. Parallelamente alla competizione ufficiale, il pubblico del festival potrà godere ogni sera alle 21.00, davanti alla facciata storica di Villa Medici, di proiezioni all’aperto sul piazzale, le quali comprendono film recenti, anteprime, ma anche classici del cinema in versione restaurata. 

Tra le anteprime ci sono da segnalare di particolare interesse tre film che sono appena stati offerti al pubblico della 79ma mostra internazionale del cinema di Venezia: I figli degli altri (Les enfants des autres) di Rebecca Zlotowski , che ha gareggiato al Lido nel concorso Orizzonti, sezione che propone il meglio dei nuovi autori; “Padre Pio” di Abel Ferrara, presentato nelle Giornate degli Autori; e nel concorso di Villa Medici anche “SAINT OMER” di Alice Diop che alla mostra di Venezia ha vinto sia il Leone d’argento – Gran premio della giuria, sia  il Leone del Futuro – premio Venezia opera prima “Luigi De Laurentiis”.

 Né “I figli degli altri” Rebecca Zlotowski racconta di Rachel – interpretata da una brava Virginie Efira, attrice che sta attraversando una stagione di successi – donna realizzata professionalmente, che ama il suo lavoro di insegnante, ha un buon rapporto con il suo ex e un nuovo amore, Alì, con il quale desidererebbe una famiglia. Quando il tempo è maturo perché lui le faccia conoscere anche sua figlia di quattro anni, Rachel si affeziona profondamente alla bambina, sebbene non appaia facile farsi accettare. Rachel amerebbe avere un figlio, però ha più di quarant’anni e le probabilità che rimanga incinta sono basse, così si lega sempre più alla nuova famiglia e sente la figlia di Alì come sua, ma lui improvvisamente entra in crisi …

In “Padre Pio” Abel Ferrara si narra la vita di Francesco Forgione, alias Padre Pio, al momento del suo arrivo, alla fine della prima guerra mondiale, a San Giovanni Rotondo, il paesino in provincia di Foggia che tuttora ospita le sue spoglie. In parallelo il film rende conto dell’eccidio del 14 ottobre 1920 avvenuto a San Giovanni Rotondo, subito dopo la vittoria dei socialisti nelle prime elezioni libere, quando fu ordinato di sparare sulla folla affinché i socialisti non si insediassero in municipio. Il 14 ottobre 1920, in piazza Municipio, vennero uccise 14 persone e più di 60 restarono ferite.

In “Saint Omer”, Alice Diop racconta di una scrittrice afro-europea che assiste al processo di una giovane donna, anch’essa di colore, accusata di aver ucciso la figlia di soli 15 mesi, per trarre dal caso una rivisitazione contemporanea del mito di Medea. Ma mentre il processo va avanti, nulla procede come previsto e la scrittrice, incinta di quattro mesi, si ritroverà a mettere in discussione ogni certezza sulla propria maternità. “Saint Omer” affronta il delicato tema dell’infanticidio in un modo del tutto particolare, ispirandosi ad un fatto di cronaca che ha sconvolto l’opinione pubblica francese.

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