“C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando”: la fine della sanità pubblica è un pericolo concreto

Dal 5 dicembre arriva nelle sale italiane “C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando” di Federico GrecoeMirkoMelchiorre.

Il titolo vuol dire che la sanità pubblica in Italia “c’era una volta”.  “Giacarta sta arrivando” è una scritta che comparve a Santiago del Cile sui muri delle case di molti attivisti vicini ad Allende poco prima del golpe, con riferimento al massacro in cui vennero uccisi molti attivisti di sinistra dopo il golpe contro Sukarno in Indonesia. Grido d’allarme che tradotto suona “distrutta la sanità pubblica sarà un’ecatombe per chi non ha mezzi”. Corriamo questo pericolo in Italia? 

Si. Non è più la nazione in cui il servizio sanitario nazionale possa essere portato ad esempio. Molti se ne sono accorti dal momento che non riescono a far fronte al costo degli esami e vi hanno rinunciato. Altri li affrontano con fatica. Inoltre sappiamo che, a causa delle   lunghissime file – sono uno scudo a fini commerciali? – solo se hai soldi arrivi a farti visitare. 

Con questo film i due giovani registi romani hanno fatto assurgere un paese della Calabria a simbolo universale della lotta per il mantenimento della sanità pubblica. Greco e Melchiorre sono partiti dal caso di Cariati, in Calabria, dove un manipolo di ribelli aveva deciso di protestare occupando l’ospedale per ottenerne la riapertura. In quella zona 200.000 sono gli abitanti e i letti ospedalieri a disposizione 1 per mille persone. Il presidio sanitario più vicino è a diverse decine di chilometri e si può raggiungere solo attraverso una strada molto impervia. 

Gino Strada, che in Calabria ha lavorato durante tutto il periodo della pandemia, intervistato dai due registi aveva detto che il sistema sanitario non dovrebbe fare utili ed è un’aberrazione che i tagli avvengano su sanità e istruzione, aggiungendo che è più facile aprire un ospedale a Kabul che nel sud. Per la riapertura dell’ospedale di Cariati fece clamore l’appello del leader dei Pink Floyd Roger Waters, intervistato dai due giovani registi. Il film chiarisce il percorso storico a livello globale per la privatizzazione del settore sanitario: illumina su manovre del potere economico e dei governi per raggiungere accordi, denunciati in documenti resi noti da Julian Assange. Per capirne la gravità basti pensare che la prevenzione nel pubblico è una risorsa, nel privato è considerata attività non redditizia.

“C’era una volta in Italia. Giacarta sta arrivando” attraverso interviste a scienziati, economisti, artisti, attivisti –  per citarne alcuni Roger Waters, Jean Ziegler, Ken Loach, Gino Strada, Michael Marmot, VittorioAgnoletto,AdrianoCattaneo,IvanCavicchi,NicolettaDentico,SantoGioffrè,Gavino Maciocco, WarrenMosler,

CarloPalermo,MariaElisaSartor,RandallWray,MicheleCaligiuri,CataldoCuria,MimmoFormaro,NinìFormaro,Mimmo Massaro,CataldoPerri – dimostra che la sanità pubblica italiana oggi è allo sfascio a causa di decenni di tagli al bilancio e privatizzazioni. Il “Piano di rientro” che ha decretato nel giro di una notte la chiusura dell’ospedale di Cariati, come di altri 18 ospedali soltanto in Calabria, è la prova evidente di un’epoca nella quale il diritto alla salute è sempre meno garantito. 

Genere:Documentario

Anno:2022

Regia:Federico GrecoMirko Melchiorre

Attori:Peppino Mazzotta

Paese:Italia

Durata:102 min

Distribuzione:Fil Rouge Media

Sceneggiatura:Federico GrecoMirko Melchiorre

Fotografia:Mirko Melchiorre

Montaggio:Federico Greco

Produzione:Play Entertainment in collaborazione con Studiozabalik

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