«I libri — fin dall’alba della civiltà — sono il luogo dove si presentano e si diffondono le idee. I libri trasmettono modi di pensare, letture della realtà, ideali, narrazioni, sogni, inclusi quei tipi di sogni che creano la realtà. Noi esseri umani viviamo in un mondo di narrazioni, entità artificiali, come leggi, paesi, istituzioni, sistemi di credenze… e questi “mondi di parole” — che sono il nostro habitat naturale — vengono costantemente modificati dai libri.
«I grandi libri (plurale) hanno creato la civiltà (singolare). Dai Veda a Kant. Da Genji a Karamazov, i libri ci hanno insegnato come pensare alla realtà. Ma non sono solo i grandi libri del passato, è anche ogni piccolo libro, e tutti i libri del presente, che continuano a ridisegnare la nostra realtà.
«Vorrei che la comunità dei libri — che noi formiamo — fosse all’altezza di svolgere il ruolo civilizzatore che i libri hanno avuto lungo cinque millenni di civiltà, prima che sia troppo tardi.
«Io credo che un mondo migliore sia possibile. E credo che i libri debbano essere le sue radici.»
Tratto dal discorso con cui Carlo Rovelli ha inaugurato la Fiera del libro di Francoforte.
Vi aspettiamo in occasione dei dieci anni dalla prima pubblicazione di Sette brevi lezioni di fisica a Più Libri Più Liberi, a Roma dal 4 all’8 dicembre.

