Ti amo? Nemmeno all’apice dell’estasi

ROMA – Avete capito bene, uomini. Non dovrete MAI pronunciare quelle tre fatidiche parole: Io ti amo. Le tre parole che ogni donna desidera ascoltare. Sì, perché non c’è donna sulla Terra che non desideri quelle tre parole. OGNI donna. Solo questo dovrebbe mettervi in guardia. Vi siete mai chiesti perché ci tengono così tanto? Lo so, alcune di loro dicono che non è importante, che sono solo parole, che conta ben altro in una coppia.

COPPIA? Ecco, se siete già arrivati a essere considerati una coppia, siete seriamente nei guai. Non appena la Lei con la quale uscite, con la quale vi vedete, con la quale avete euforici incontri di sesso, dovesse pronunciare la parola “Coppia” reagite immediatamente. Non importa se dividete lo stesso letto e la stessa casa, non importa se alla domenica consumate pranzi nella casa dei genitori di lei e se passate le vacanze insieme. Un punto deve essere chiaro, anzi due: non siete una coppia, e non esiste nessun “Ti amo” nell’aria.

Questi due punti devono essere chiari. Non per voi, ma per Lei.Non fatevi infinocchiare dalle abili armi seduttive delle Femmine. Perché una cosa è certa, sono maledettamente abili. A loro non importa se direte Ti amo nell’apice del coito, quando anche il più lieve segno di ragionevolezza è svanito, quando l’uomo,  pur di eiaculare è pronto a rinnegare persino sua madre, la sua cara, amata e santificata madre. A loro, le femmine, tutte, basterà sentire quelle tre parole sibilare tra i vostri grugniti infoiatati. LEI: “Sto per venire, fammi godere, dimmi che mi ami, dimmi che ami…” NON DITELO! Non fatelo MAI.

Se pronuncerete quelle tre parole perderete il sonno, il sorriso e vi verrà la gastrite.

Non solo, la donna vi indurrà a credere (in questo è una stratega eccellente) che se avete pronunciato quelle parole è perché in fondo la amate. Comunque anche se siete stati così imprudenti, non preoccupatevi. Si può sempre rimediare. Sarà doloroso, ma si può fare. Come? Fregatevene. Resistete alle loro lacrime, alla loro disillusione. Proveranno a commuovermi, a insultarvi, a implorarvi.

È tattica. Niente altro che tattica. Nulla di quello che diranno, con lacrime o meno, è vero. Vogliono voi, e sono disposte a tutto pur di appendere la vostra testa nel loro studio. Un trofeo. Ecco cosa siete, ma non come quelli che noi uomini siamo abituati ad appendere sulle nostre pareti. Per loro non siete uno dei tanti uomini, no siete l’UOMO. Quello che vogliono per un’intera vita. Sempre. Giorno dopo giorno.

Solo a scriverlo mi manca l’aria. Il fatto è che le donne hanno nel loro DNA un’imperfezione genetica che si tramandano da ovulo in ovulo, in base alla quale DEVONO ACCASARSI. Non c’è modo di dissuaderle, di far loro capire che c’è altro. Alla fine mentiranno dicendo che capiscono, ma in realtà già staranno macchinando qualcosa per fregarvi. È più forte di loro. Soccombono a se stesse.

Quindi state sempre in guardia. L’alternativa sarebbe penosa. Potreste ritrovarvi a pensare cosa desidera quella sconosciuta alla quale pagate il biglietto del cinema, invece di quello che desiderate voi. Schiavi in eterno di un ciuffo di peli pubici spruzzati di astuzia femminile.

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