Dopo circa un anno di trattative dall’11 ottobre 2016 la Birra Peroni ha lasciato SABMiller ed è entrato ufficialmente a fare parte del Gruppo Asahi Europe, di cui fanno parte anche i brand Royal Grolsch e Meantime Breweries.
Questo passaggio segna per la storica azienda birraria italiana un momento importante, non solo a dimostrazione del valore dei suoi marchi, ma anche a testimonianza di nuove prospettive di sviluppo internazionale e di crescita. Birra Peroni ha infatti chiuso il bilancio al 31 marzo 2016 con 360 milioni di ricavi e un utile di 21,5 milioni.
Con i suoi 170 anni di storia e una posizione di rilievo sul mercato italiano, Birra Peroni continuerà a produrre le sue birre di qualità negli stabilimenti di Roma, Padova e Bari, rifornendosi del malto italiano dalla sua Malteria Saplo di Pomezia, proprio come avvenuto finora.
“Oggi è un giorno memorabile per la nostra azienda. Siamo orgogliosi di essere diventati un Gruppo attrattivo grazie a marchi prestigiosi e al talento delle nostre persone. Sono convinto che lavorando insieme, saremo in grado di far crescere il nostro business servendo sempre meglio i nostri clienti e i nostri consumatori” – ha dichiarato Akiyoshi Koji, Chairman & CEO Asahi Group Holdings nel dare la notizia.
“Questo giorno – ha aggiunto Hector Gorosabel, CEO Asahi Europe – rappresenta l’inizio di un percorso che sono sicuro ci porterà a essere tra le migliori aziende birrarie al mondo. I consumatori e i nostri clienti stanno diventando sempre più esigenti per quanto riguarda la qualità e la provenienza dei marchi che consumano. Il Gruppo Asahi ha i marchi, l’agilità ma soprattutto le persone in grado di rispondere in maniera eccezionale a entrambe queste esigenze.”
“Continueremo – conclude Neil Kiely, Managing Director di Birra Peroni – a investire nella nostra filiera per fornire ai nostri consumatori prodotti di qualità, collaborando con i nostri clienti per rispondere alle sfide del mercato e sviluppare insieme la categoria. Birra Peroni è parte integrante della tradizione e della cultura industriale di questo Paese. Il nostro legame con l’Italia è indissolubile. Per questo rimane vivo il nostro impegno a operare su questo mercato in maniera responsabile e sempre più sostenibile.”