In questi tempi di isolamento forzato un rifugio sicuro, il “giardino del piacere”, l’hortus conclusus di decameroniana memoria, in cui è possibile “alcuno alleggiamento prestare”, cioè qualche consolazione dare e ricevere, è rappresentato sicuramente per molti dai libri e dalla lettura.
I libri accorciano le distanze e ogni tipo di restrizione.
Ho pensato che fosse ingeneroso, da parte mia, interrompere così bruscamente il piccolo viaggio e la rotta che le mie “Note a margine” avevano intrapreso, prima che il Covid-19 stravolgesse le nostre vite. Quei margini, di cui tanto avevo parlato, mi chiedevano di essere oltrepassati anche ora, di questi tempi, in una situazione incerta e difficile. Anzi, tanto più adesso che le scuole erano chiuse sentivo il bisogno di superare i limiti della didattica a distanza, riavvicinandomi alla scuola proprio con quelle storie che là dentro erano nate, in quelle mura concrete fatte di cemento, voci, rumori e odori reali.
Ecco allora che, insieme a Giorgia Palmucci, abbiamo deciso di mettere in video, in narrazione orale, 10 racconti di “Note a margine” nell’arco di 10 giornate.
Il viaggio dentro la scuola inizia con la prima giornata e con il primo racconto: “Il ruolo”.