P Days. Bimbi prodigio: Renzi vs Civati” (Sceneggiatura per la versione piddina di Happy Days)

La Milwaukee è l’Italia nostrana che arranca nella crisi globale, la famiglia Cunninghan è il Pd.
Famiglia borgese, con un non so che di popolare. Il padre, proprietario di una ferramenta, è il Professor Prodi, la madre, casalinga, è Rosy Bindi. Il locale dove i figli passano il loro tempo libero, Arnold’s, è il Parlamento. Tra il burlone Ralph, D’Alema, la faccia pulita di Potzie, Veltroni e la sorella Jonie, la Serracchiani, Richie cresce assieme al suo amico Fonzie.

Richie e Fonzi, Ciwa e Renzie: da loro dipende il futuro del Pd.
Richie è una persona coerente, pulita, precisa. Fonzie è un duro, alla James Dean. Richie è snobbato dalle ragazze, Fonzie allo scocchio delle dita ne ha quante vuole, tutte ai suoi piedi. Il primo ha i capelli color cenere, tendenti al rosso, e diffonde gesti da libro cuore, come tentare di aprire un dialogo con Beppe Grillo e i deputati del Movimento Cinque Stelle. Il secondo è sfrontato, corre contro il vento. E’ solito fronteggiare in gare con la motocicletta i suoi rivali, sempre nel parcheggio di fronte al bar, la campagna elettorale. E’ così che si è scontrato con l’ex portiere del Milan, Giovanni Galli, assicurandosi la poltrona di “Bello di Firenze”, ed è così che aveva sfidato Pier Luigi Bersani.
Due tipi che niente hanno a che fare l’uno con l’altro. Ma che erano amici, ai tempi della Leopolda. Quando c’era aria di ristrutturazione. Arnold’s doveva cambiare. Lo si doveva rottamare.
Era l’autunno del 2010 e non era un problema se Ciwa avesse la camicetta e Renzie il giaccone di pelle, se il primo amasse leggere saggi noiosi e il secondo passasse il tempo a dare botte ai jukebox. Tutti e due volevano farsi largo. Basta con la Milwaukee vecchio stampo. Con le correnti e la dirigenza di una volta. Basta con i giochetti burocratici, con i sessantenni. Era il loro momento. Ma prendi una folla, mettici un ragazzo lentigginoso con la riga da una parte, e uno impomatato, si sa, dei due ne resta in piedi solo uno. Così Matteo diventa il sogno proibito degli italiani e Pippo lo sconosciuto più amato dalla base del Pd. E sì, perché mentre per Fonzie le donne accorrono dal lontano centro-destra, per Pippo gli uomini di Milwaukee continuano ad apprezzare i modi, le idee, la coerenza. Senza però portarlo sulla cresta dell’onda. Uno avrà i fari puntati, da rockstar, l’altro le ombre ed il peso di un partito e della sua dirigenza che lo mette sempre più alla porta.

Con gli anni P Days diventa Sad Days, gli uomini crescono e di quella euforia che pubblicizzava il cambio di menu dal vecchio Alfred, restano solo le patatine e la puzza di aria fritta. Il sogno americano se n’è andato ed ha lasciato il posto all’incubo italiano. Allora Matteo scopre le carte e Ciwa inizia a rispondergli. I bimbi prodigio si sono fatti grandi. Il primo dice che non esiste la destra e non esiste la sinistra. Ma che se proprio vogliamo parlare di sinistra, allora questa è un racconto che sappia far sognare i milwaukiani. Insomma un’americanata, come solo James-Silvio era riuscito a creare. Invece Pippo resta fermo sulle sue posizioni. Lui si dice di sinistra e non capisce come e perché dovrebbe non esserlo. E’ la spaccatura. I due amici diventano rivali.
E tanto è diventato forte l’ex-sfigatello Richie, che il cattivo Fonzie non sa se accettare la sfida. Potrebbe restare in mutande. In palio c’è la segreteria del partito e non la nomea di figo del quartiere. Il gioco si fa duro e i Cunningham iniziano a tremare. La Serracchiani resta equidistante, nel suo Friuli, dove ha aperto la strada ad un piccolo cambiamento. Mamma Cunningham recita il rosario e ricorda di aver abbandonato la Presidenza assieme al compianto Pier Luigi. Howard, dopo l’infarto per l’alto tradimento subito da 101 clienti, ha chiuso bottega e si è trasferito in Mali. Sotto sotto tra il figlio Richie e il figliastro Fonzie non sa per chi fare il tifo. Il burlone Massimo ha paura. Vicino a Ciwa per posizione politica, potrebbe appoggiare Renzie, nonostante questo gliene abbia suonate di brutto in un passato, orma poco recente. Lo potrebbe fare per convenienza. Per potersi esibire nei nuovi locali. Potzie è con The Fonz. E Ciwa?
Civati è apparentemente solo, ma rappresenta tutta una generazione di piddini che troppe volte sono stati non ascoltati dalla vecchia dirigenza e che per anni hanno ceduto il passo al bulletto di turno. Ora è il suo momento.

Condividi sui social

Articoli correlati