L’allarme di Confcommercio
ROMA – I prezzi di affitti, bollette, assicurazioni e sanita’, negli ultimi venti anni sono raddoppiati, mangiandosi il 40% dei consumi delle famiglie italiane, sempre piu’ spesso costrette a tirare la cinghia su tutto il resto, compresi cibo, vestiti, mobili e trasporti. A dare l’allarme sull’aumento delle ‘spese obbligate’ e’ la Confcommercio, che continua a credere che il +1% del Pil sia raggiungibile nel 2016, ma per rilanciare la domanda interna chiede al governo di ridurre le aliquote Irpef gia’ dal 2017.
A incidere sulla composizione dei consumi c’e’ anche il fatto che dal 2006 al 2015 siano triplicate le persone in poverta’ assoluta, ossia quelle che non riescono ad acquistare neanche un paniere di beni e servizi di sussistenza, passate da 1,66 a quasi 4,6 milioni. Una cifra cosi’ alta non era mai stata registrata. Non arrivano buone notizie nemmeno dall’Istat che per il mese di agosto ha registrato una deflazione dello 0,1% su base annua, ma nello stesso periodo anche un rincaro dei prodotti che riempiono il carrello della spesa.
SALGONO AFFITTI E BOLLETTE, SI COMPRANO MENO ALIMENTI E ABITI
Dal 1995 al 2015 le quote di spesa per l’abitazione (affitti, acqua, elettricita’ e gas) sono aumentate del 23,9%, a discapito di quelle per gli alimenti (+14,3%) il vestiario (+6,2%) e i mobili (+6,2%). Questa l’evoluzione della struttura della spesa secondo la fotografia scattata dal centro studi Confcommercio che per il 2016 stima comunque una crescita dei consumi intorno all’1,1-1,2%.
SANGALLI, GOVERNO PRENDA CORAGGIO E TAGLI IRPEF DAL 2017: Il Pil di quest’anno puo’ ancora raggiungere un livello di crescita dell’1%. I commercianti ci credono, ma perche’ la ripresa sia “robusta e diffusa” bisogna stimolare la domanda interna, i consumi degli italiani, “dando a imprese e famiglie la certezza che le tasse diminuiranno: il Governo trovi il coraggio di ridurre le aliquote Irpef gia’ dal 2017”, chiede il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli.
POVERTA’, TRIPLICATE IN 10 ANNI LE PERSONE PIU’ IN DIFFICOLTA’: A incidere sulla composizione dei consumi c’e’ poi, secondo Confcommercio, la poverta’ assoluta. Rispetto al 2006, nel 2015 le famiglie povere sono raddoppiate, mentre le persone assolutamente povere sono aumentate del 177%, passando da 1,66 milioni a 4,6 milioni ossia il numero piu’ elevato mai registrato. Uno dei fenomeni piu’ preoccupanti e’ l’incidenza della poverta’ nelle famiglie numerose: ad oggi, il 44% dei poveri appartiene a questa categoria.
AD AGOSTO ANCORA DEFLAZIONE, MA CARRELLO SPESA +0,6%: I prezzi ad agosto continuano a scendere, con un calo dello 0,1% su base annua (cosi’ come era stato registrato nel mese di luglio). L’Istat pero’ spiega che il prolungarsi della flessione dei prezzi si deve a quelli delle comunicazioni e dei trasporti. Crescono infatti quelli dei prodotti che riempiono il carrello della spesa. Secondo l’istituto di statistica, ad agosto i beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono rincarati dello 0,3% su base mensile e dello 0,6% su base annua, in accelerazione dal +0,4% di luglio.