Festa Cinema Roma 19. “Pellizza pittore da Volpedo”, poetico doc sull’autore de “Il Quarto Stato”

ROMA – In foto “Il Quarto Stato”, quadro icona delle classi lavoratrici, lo hanno visto tutti ma pochissimi sanno che l’autore è un certo Giuseppe Pellizza, nato nel 1868 a Volpedo, comune che ha oggi 1170 abitanti in provincia di Alessandria. Pittore professionista che si firmò Pellizza Da Volpedo, come a suo tempo Leonardo Da Vinci.

Era figlio di contadini agiati che non ne osteggiarono la vocazione artistica e lasciarono che studiasse la materia in accademie note. Dopo approfonditi studi in giro per l’Italia, nel 1892 Giuseppe tornò a Volpedo dove sposò una contadina analfabeta, Teresa Bidone, che fu il pilastro della sua vita. 

Bava Beccaris, tristemente famoso per aver represso i moti di Milano contro le condizioni di lavoro e l’aumento del prezzo del pane durante il governo del Regno d’Italia, nel 1898 causò 83 morti, evento che influì sulla sensibilità di Pellizza Da Volpedo e ne aumentò l’esigenza di perfezionare il Quarto Stato, al quale lavorava da lungo tempo. 

Terminò la grande tela, dopo dieci anni di studi e fatiche nel 1901, avendovi investito tantissimo, anche dal punto di vista economico, comprando a sue spese persino gli abiti nuovi dei tanti contadini da lui ritratti: con evidenza si augurava l’avanzare di una classe lavoratrice vestita di tutta dignità verso un futuro di eguaglianza.

“Il Quarto Stato”, esposto l’anno successivo alla Quadriennale di Torino, non ottenne il riconoscimento sperato, scatenò anzi polemiche e persino sconcerto presso molti dei suoi amici. Deluso, Pellizza da Volpedo finì per abbandonare i rapporti con molti letterati e artisti dell’epoca con i quali già da tempo intratteneva fitti scambi epistolari. 

Nel 1907, l’improvvisa morte durante il parto dell’amatissima moglie e del figlio, gettò la già sensibile natura dell’artista in una profonda crisi depressiva e poco dopo, all’età di soli trentanove anni, Giuseppe Pellizza si suicidò, impiccandosi nel suo studio.

Nel documentario “Pellizza pittore Da Volpedo”, il regista Francesco Fei ci rende visibili ed empatici i luoghi nei quali l’artista ha vissuto e lavorato e, grazie all’ occhio evidenziatore della macchina da presa, ci svela i particolari dei suoi dipinti, le profondità psicologiche e le complesse tecniche con le quali rappresentava il mondo rurale. Pellizza da Volpedo fu dapprima un pittore cosiddetto divisionista, poi esponente della corrente sociale.

Fabrizio Bentivoglio restituisce con voce affascinante le poesie, le riflessioni di Pellizza Da Volpedo, che esprimono l’universale non detto che è in ciascuno. Il significato recondito dei suoi bellissimi quadri. Vediamo anche Volpedo, un borgo non toccato dal tempo che oggi, insieme allo studio del pittore, appare poetico. 

Finora non valorizzato Pellizza da Volpedo tornerà ad essere esposto anche con opere mai mostrate prima. Si deve riconoscere merito alla Festa del cinema di Roma, che più di altre grandi rassegne cinematografiche ha incluso l’arte, permettendo al grande pubblico la riscoperta del vero significato e della storia di tesori solo frettolosamente diffusi. 

Il bel documentario di Francesco Fei si inserisce all’interno di un progetto più ampio di celebrazione e approfondimento della figura di Giuseppe Pellizza da Volpedo, promosso da METS Percorsi d’Arte e dalla GAM di Milano. 

 Dal 1° novembre 2024 al 6 aprile 2025, il Castello di Novara ospiterà una mostra intitolata Paesaggi. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo, che presenterà circa 80 capolavori, esplorando l’evoluzione della pittura di paesaggio tra Piemonte e Lombardia dall’Ottocento al Novecento. 

Il percorso di celebrazioni terminerà nell’autunno del 2025 a Milano con una grande mostra monografica, che si terrà presso la GAM (Galleria d’Arte Moderna), dove è custodito Il Quarto Stato, il capolavoro che meglio rappresenta il messaggio sociale e politico dell’artista.

Data di uscita:N.D.

Genere:Documentario

Anno:2024

Regia:Francesco Fei

Attori:Fabrizio Bentivoglio

Paese:Italia

Durata:75 min

Sceneggiatura:Francesco Fei, Consuelo Moschella

Fotografia:Paolo Rapalino

Montaggio:Enrico Giovannone

Musiche:Luca Borgia

Produzione:Apnea Film

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