Maxi bollette all’Aquila. Scatta la rivolta

In rivolta in queste ore gli assegnatari degli alloggi del progetto C.A.S.E. a L’Aquila che stanno ricevendo maxi bollette per le spese delle utenze pregresse.

Cifre intorno a 3-4 mila euro che stanno facendo arrabbiare non poco i cittadini che già colpiti dal terremoto e dalle ben note vicende ad esso correlate e da una prospettiva di ricostruire la propria città che si allontana sempre più si ritrovano adesso a dover pagare delle cartelle spropositate per consumi che, dicono, non sono basati sull’impiego oggettivo e misurato dai contatori ma che sono forfettari. E in molti casi non si capisce neanche a quali utenze si riferiscano. Un altro colpo ai danni di chi già ha dovuto subire umiliazioni ed ingiustizie.
Ma i cittadini non ci stanno e hanno inviato una lettera (la pubblicazione integrale di seguito all’articolo) al Sindaco Cialente e alla dirigente dell’Assistenza alla popolazione, Patrizia Del Principe per chiedere spiegazioni e rivendicare i propri diritti. E in queste ore si sta organizzando, attraverso la rete, un Coordinamento inter- c.a.s.e. L’Aquila con i seguenti obiettivi:

• Per una gestione dei condomini trasparente, con conoscenza delle reali spese “condominiali” a carico degli assegnatari e controllo degli utenti sulle stesse (es. luci esterne, acqua comune)
• Per un pagamento delle utenze di gas realmente dovute e dettagliate
• Per una dilazione delle cifre “reali” in tempi non inferiori ai tempi del ritardo accumulato dal gestore/comune
• Per una conoscenza trasparente ed economicamente vantaggiosa per l’ente pubblico e i condomini dei pannelli solari
• Per bloccare, ai fini di una regolamentazione trasparente e corretta e per arrivare a fatturazioni chiare e a norma di legge, le attuali scadenze fissate dall’ente comunale
Stiamo attivando un coordinamento interc.a.s.e., per l’approfondimento tecnico e amministrativo di tutti i dettagli connessi; nonché per l’azione collettiva, assistita dalle associazioni di consumatori e dai legali esperti nella materia, finalizzata a fermare la scadenza tecnica del 31 gennaio e arrivare ad un corretto e trasparente rapporto tra ente comunale e assegnatari.
Per aiutare nella costruzione del coordinamento, per partecipare ad una grande azione collettiva, per essere informato sulle azioni e sugli aggiornamenti: scrivi a [email protected] segnalando oltre al tuo nome e cognome, l’ubicazione (quartiere/piastra) del tuo appartamento nel progetto c.a.s.e.

LA LETTERA INTEGRALE
Le scriviamo in relazione alla comunicazione dell’avvio della spedizione degli avvisi per il pagamento delle utenze domestiche e condominiali degli alloggi del progetto C.a.s.e., avvisi che comunicate sono in partenza e sono relativi a consumi condominiali e singoli per diversi anni.
Ciò che vogliamo dirVi è questo: è giusto pagare quanto è stato finora consumato ma esigiamo di farlo per quanto abbiamo consumato insieme al nucleo famigliare e non secondo il semplicistico conto: il Comune di L’Aquila ha tot da pagare lo divide per metri quadrati, teste occupanti e giorni di occupazione e il conto è fatto.
Ogni alloggio è dotato di contatori, che contabilizzano i consumi (per esempio la Gran Sasso Acqua a metà 2012 ha effettuato le relative letture), contatori di cui si legge nel regolamento condominiale approvato con delibera del Comune del 29 dicembre 2011, in cui si parla di pagamento forfettario per l’anno 2010, vista l’impossibilità a procedere a letture e non per gli anni successivi, quindi ognuno ha il dovere di pagare beninteso, ma quanto gli spetta e allora le domande sono queste:
– perché dobbiamo pagare i consumi degli anni successivi al 2010 in maniera forfettaria se il Comune non si è riuscito ad organizzarsi per una rilevazione dei consumi condominiali e singoli?
– perché dobbiamo pagare la disonestà di persone che , come è stato ampiamente diffuso sulla stampa, hanno lasciato rubinetti aperti e luci accese per dimostrare di occupare l’alloggio e non c’erano?
– perché dobbiamo pagare per l’utilizzo dell’acqua per innaffiare gli orti se non lo abbiamo fatto?
– dove sono i contatori per i consumi condominiali, chi li legge? Dove si trova l’amministratore di condominio?
Quale è il consumo totale della piastra dove ci troviamo, come è stato ripartito l’importo tra i diversi occupanti gli alloggi?
Gentilissimi ne avremmo tante altre ma queste sono semplicistiche riflessioni di un comune cittadino che ogni giorno fa i conti con la vita in questa città, che aveva il sogno di tornare a casa propria, pagata a prezzo di sacrifici e lavoro quotidiano, a suon di mutuo ancora da onorare, che vorrebbe sapere quali sono i tempi per ricostruirla, che fa i conti con la pazienza di stare dietro a tutta la normativa per la ricostruzione e tutti i suoi attori,per avere un’idea su tempi di rientro,senza purtroppo ad oggi riuscirci.
Quello che si prova oggi è amara delusione per la mancanza di chiarezza su tempi e modalità di ricostruzione, amara delusione per una classe politica pronta ogni giorno a fare i conti con prospettive elettorali e poco attenta alle esigenze dei suoi cittadini, e infine pentimento per essere rimasti con la famiglia in quella che era la mia città.

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