Torna in carcere Alfonso Podlech

L’acquisto di una valigia e di una SIM e l’incontro con due sospetti ha fatto scattare nuovamente la custodia cautelare per l’ex procuratore militare

ROMA – E’ durata solo una settimana la libertà per Afonso Podlech. La corte d’assise che dal 2009 lo sta processando per la scomparsa dell’ex sacerdote di origine italiana, Omar Venturelli ha ritenuto sussistente e concreto il pericolo di fuga e così venerdì 18 marzo il procuratore Giancarlo Capaldo ha ordinato il riarresto dell’uomo, accusato di violazione dei diritti umani all’interno del cosiddetto ‘Piano Condor’, l’accordo dei regimi dittatoriali latino-americani per sopprimere i movimenti di opposizione, e della scomparsa dell’italo-cileno Venturelli.

Secondo il giudice Capaldo, Podlech, il 12 marzo, in compagnia di una donna, avrebbe comprato “presso un esercizio commerciale una valigia tipo trolley e, successivamente, presso un negozio di telefonia Wind, una scheda telefonica risultata intestata alla stessa donna, già titolare di altre sim della Wind”. Inoltre tre giorni dopo, sempre secondo la procura, Podlech si sarebbe incontrato “con due uomini, non ancora compiutamente identificati, giunti a bordo di un’auto, con i quali si è intrattenuto e che, nell’accomiatarsi, lo hanno salutato militarmente”. Dal verbale del reparto anticrimine del Ros, poi, risulterebbe che, sempre il 15, “l’imputato ha manifestato la volontà di lasciare il 17 l’albergo, presso il quale risiedeva”: questi i motivi per cui è stata sollecitato il riarresto.

L’avvocato Nicola Caricaterra difensore del militare cileno ha dichiarato invece che il suo assistito “non aveva alcuna intenzione di lasciare l’Italia, volendo seguire le ultime udienze del processo a suo carico. Podlech è uscito da Rebibbia con 5 buste dell’immondizia dove erano raccolti gli atti del dibattimento e i suoi effetti personali. Evidentemente doveva continuare ad andare in giro con queste buste. Avevamo già trovato dei pensionati che avrebbero potuto ospitare per le prossime settimane Podlech per evitare le spese dell’albergo” e ha detto che impugnerà il provvedimento.

Nei giorni scorsi la figlia Maria Paz e le associazioni che sostengono i familiari dei desaparecidos avevano pubblicamente fatto appello per il pericolo di fuga e sollecitato la custodia cautelare; il deputato PD eletto nella circoscrizione latino americana Porta aveva presentato un’interrogazione parlamentare su questo argomento.

Maria Paz Venturelli in un’intervista che ci ha rilasciato si era detta estremamente preoccupata per la scarcerazione di Podlech ritenendo assai reale il pericolo di fuga e vedendo così vanificato il lavoro di inchiesta fatto negli ultimi 10 anni di processo che, ricordiamo, si dovrebbe concludere nel giro di un mese.

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