Proteste indignati in tutta Italia. A Roma gli studenti sfidano il blocco Alemanno

ROMA – Anche oggi proteste in diverse città studenti e “indignati” si sono mobilitati contro la crisi. A Milano  corteo dei Draghi ribelli, uno dei gruppi degli “indignati”, ai quali si sono uniti gli universitari.

Nel corso di un blitz pomeridiano a una sede della Banca Mediolanum, una dipendente è rimasta lievemente ferita a una mano mentre cercava di distruggere uno striscione dei manifestanti. A Venezia i dimostranti hanno montato le tende davanti alla sede della Banca di Italia. A Bologna si sono scagliati contro Equitalia: marchiati gli uffici con una “V” di vernice rossa,che sta per “Vendetta”.  A Palermo, occupata un’agenzia di lavoro interinale. Mentre a Trieste un gruppo di circa 200 giovani   hanno tentato di occupare   la sede abbandonata del Banco di Napoli. L’azione si è svolta nel centrale Corso Italia. Alcuni manifestanti sono riusciti a introdursi nell’ufficio, vuoto da tempo. L’azione si è svolta sotto gli occhi dei funzionari della Digos della Questura.

Bilancio più drammatico nella capitale, dove circa 200 studenti hanno manifestato contro il decreto di stabilità, in un sit-in davanti al ministero dell’Economia a Roma, sfidando l’ordinanza del sindaco Gianni Alemanno che vieta i cortei nel centro storico.   Il corteo, alla cui testa c’erano i “draghi ribelli”  si è comunque mosso verso s Porta Pia. La polizia in assetto antisommossa li ha bloccati a via Flavia, per poi farli defluire solo dopo averli identificati. Ma non tutti. Alcuni di loro, infatti, circa una settantina d si sono rifiutati di farsi identificare dagli agenti sedendosi in terra e gridando slogan come «liberi tutti» e «vergogna».
Uno degli studenti è stato denunciato per porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere, mentre altri dovranno rispondere  di manifestazione non preavvisata.

Il sindaco Alemanno aveva richiesto un intervento  con la massima determinazione perché – secondo il primo cittadino – non era possibile che 200 studenti potessero bloccare Roma, causando disagi.

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