ROMA – L`operazione «Camici sporchi», ordinata dalla Procura di Modena e che ha portato oggi all`arresto di 9 medici, nasce da due esposti presentati dal Codacons.
Lo rende noto la stessa associazione ricordando che a marzo del 2011 il responsabile della sede modenese Codacons, Fabio Galli, ricevette un plico contenente materiale «scottante» relativo a vicende avvenute presso il Policlinico di Modena. In particolare il plico conteneva un elenco di nominativi tra cui 4 casi di decessi, 12 casi di complicanze con esiti fortemente invalidanti, 5 casi di pazienti che avevano eseguito diverse valvuloplastiche e poi tavi, 2 casi di pazienti arruolati contemporaneamente in diversi studi di ricerca e infine 11 casi di studi su pazienti a cui sono erano stati impiantati stent di dubbia qualità.
Il Codacons inviò così un primo esposto alla Procura di Modena, chiedendo di aprire una indagine ed eseguire accertamenti in merito ai casi segnalati nel plico. Dopo pochi giorni, l`associazione ricevette un ulteriore pacco, sempre relativo al Policlinico, al cui interno vi erano i nominativi di altri 3 casi di decesso e 3 complicazioni gravi e ben 152 pagine relative a scambi di mail con contenuto di tipo economico.
Un secondo esposto venne così presentato dal Codacons Modena alla Procura della Repubblica, che oggi ha posto sotto indagine 67 persone e arrestato ben 9 medici.