Corruzione. Genova. Per Polo Erzelli mazzette per 1,3 milioni. 4 arresti

GENOVA – Un milione e trecentomila euro. A tanto ammonta la cifra che la procura di Genova (pm Alberto Lari) ed i carabinieri del Nucleo investigativo di Genova hanno accertato sia stata indebitamente versata da una ventina di imprenditori impegnati nella costruzione del polo tecnologico degli Erzelli alle quattro persone arrestate stamani in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip Nadia Magrini.

I tecnici e l’imprenditore arrestati (Enrico Casaretti, 42 anni, di Parma, direttore tecnico di Aurora Costruzioni, Giuseppe Luperto, 38 anni, di Lecce e residente a Como, responsabile della manutenzione degli impianti; Carlo Azzaretti Fumaroli, 40 anni, di Napoli, responsabile delle opere di urbanizzazione, e Roberto Accinelli, 39 anni, genovese, residente a Varazze (Savona), amministratore unico della I.L.C.A s.r.l., impresa che opera nel cantiere degli Erzelli), secondo quanto accertato dagli inquirenti, minacciavano di bloccare l’avanzamento dei lavori nei vari cantieri pretendendo dai titolari delle ditte «mazzette» per dare il nulla osta. Erano infatti loro i responsabili dell’intero cantiere degli Erzelli. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati 130mila euro in contanti nel frigorifero di Luperto, 23mila euro nel bagno di Casaretti. Il denaro veniva veicolato attraverso l’emissione di fatture per lavori mai eseguiti dalla I.L.C.A. oppure gonfiando le fatture per materiali e servizi. Nel complesso il titolare dell’inchiesta, il pm Lari, ha indagato 25 persone, di cui quattro sono state arrestate stamani.

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