Inps. Un articolo inneggia la fascismo e a Mussolini. La denuncia dell’Usb

ROMA – Non è uno scherzo. L’USB Pubblico Impiego dell’INPS scrive al Presidente dell’Ente Mastrapasqua ed al Direttore Generale Nori per chiedere la rimozione dell’articolo dal titolo “La marcia su Roma” palesemente inneggiante al fascismo e a Mussolini, comparso ieri, 16 gennaio, nelle WEB NEWS di MEDI@NEWS, il sito della Rassegna Stampa dell’INPS.

“La rassegna stampa dell’INPS è diffusa in intranet e dunque accessibile a tutti i dipendenti”, scrive in una nota l’Usb. “L’articolo (in allegato) ispirato a quel revisionismo che mira a ridisegnare la storia in chiave assolutoria nei confronti del nazismo e della dittatura fascista, è firmato da Gianfredo Ruggiero, presidente del Circolo Culturale Excalibur di Varese. E’ sufficiente collegarsi al sito dell’associazione per comprenderne le idee. (http://excaliburitalia.wordpress.com ).”

“E’ intollerabile che uno scritto penalmente perseguibile per apologia del fascismo trovi spazio sul sito ufficiale di un’amministrazione pubblica”, scrive l’USB INPS al presidente e al Direttore Generale, a cui chiede inoltre il licenziamento in tronco del Responsabile dell’Ufficio Stampa dell’INPS, Dott. Marco Barbieri, il quale “ancora una volta ha dimostrato di non saper tutelare gli interessi e l’immagine dell’ente”.

“Per quali ragioni nel sistema intranet dell’Inps è stato pubblicato un articolo revisionista dal titolo ’28 ottobre 1922 la marcia su Romà in cui il regime di Mussolini viene definito un ‘un regime comunque blando”, se lo chiede anche il deputato democratico, Oriano Giovanelli.
«Sul caso- spiega- ho depositato una interrogazione parlamentare al ministro Fornero per sapere se ritenga di chiedere urgentemente al Presidente dell’Inps sull’accaduto e sulle misure che intenderà prendere, una volta accertate le responsabilità, verso i protagonisti di questo vergognoso insulto alla storia, alle vittime di quella sanguinaria dittatura e alla costituzione democratica e antifascista. Infine, se il
ministro ritenga infine di acquisire tutte le rassicurazioni utili ad avere certezza che fatti analoghi non possono più verificarsi».

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