Vertice Ilva. Revocato sciopero ad oltranza

TARANTO – Terminato alle 7 di stamane lo sciopero a oltranza dei lavoratori dello stabilimento Ilva di Taranto indetto 2 giorni fa dalla Fim Cisl.

La revoca è giunta a seguito del vertice di ieri sera a Palazzo Chigi. Il presidente Monti ha detto che la legge salva Ilva, “pur in pendenza del giudizio della Corte Costituzionale, deve essere applicata dalle istituzioni e dall’azienda”, la quale ha confermato l’impegno a rispettare le prescrizioni Aia.  In quanto alla corresponsione degli stipendi di febbraio, che il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, ha garantito ieri sera al tavolo di Palazzo Chigi, presenti anche sindacati e istituzioni locali, Talò afferma che «questa garanzia in qualche modo ce l’avevamo già. Il punto è che l’Ilva ha detto che ha bisogno di quel miliardo di euro che equivale al valore delle merci che sono ancora sotto sequestro malgrado la legge. Perciò bisogna vedere come se ne uscirà e se e come si sbloccheranno i prodotti».

«Il vertice di ieri sera a Palazzo Chigi ha determinato per noi risultati importanti: l’assicurazione che gli stipendi di febbraio saranno pagati, il Governo che ha ripreso in mano la situazione dell’Ilva di Taranto, l’unità delle forze in campo». Lo affermano stamattina Cosimo Panarelli e Vincenzo Castronuovo della Fim Cisl di Taranto.
«Lo sciopero che avevamo indetto giovedì alle 14, è stato revocato stanotte ma formalmente la revoca è scattata stamattina alle 7 essendoci anche un problema di copertura nelle ore notturne – aggiungono Panarelli e Castronuovo – certo, rimane il dissenso del comitato »Cittadini liberi e pensanti« che sostiene che nessuno dei punti del loro documento è stato recepito dal vertice, a cominciare dalla nazionalizzazione della fabbrica. Ma chiedere questo ad un Governo che sta andando via e ad un mese dalle elezioni del nuovo Parlamento, equivale ad andare a piedi sulla luna. Oggettivamente – secondo la Fim Cisl di Taranto – questo non può essere un tema in agenda in questo momento. Ora vedremo che farà la magistratura: dissequestrerà i prodotti? È anche possibile che i giudici non lo facciano, il loro atteggiamento resta allo stato dei fatti un’incognita, ma questo lo possiamo vedere solo in seguito».
Panarelli infine aggiunge che gran parte della riunione di ieri a Palazzo Chigi è stata spesa «sia per mettere a punto il testo del documento, sia per convincere tutti i presenti a firmarlo. Non è stato proprio facile ottenere anche il sì del governatore Nichi Vendola considerato che siamo ormai in campagna elettorale e che Sel è molto vicina alla Fiom Cgil, per cui ogni qualvolta che si chiama in causa la magistratura scattano resistenze in questo sindacato. Alla fine, però, tutti hanno accettato il documento e questo pensiamo che sia un dato significativo».

Intanto “all’Ilva stamattina c’è una situazione più tranquilla rispetto a ieri, c’è solo un presidio del comitato »Liberi e pensanti« davanti alla portineria D, ma l’acciaieria 2 ha ripreso a lavorare mentre l’acciaieria 1 era in marcia già da ieri sia pure al 50%. C’è anche da tenere conto che sabato è anche un giorno particolare e parte della forza lavoro non c’è». Lo dichiara Antonio Talò, segretario della Uilm di Taranto.

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