Arrestato il finanziere Alessandro Proto. Il prezzemolino della Finanza

Era candidato alle primarie del Pdl. Ha acquistato Pubblico di Telese

ROMA – Il finanziere Alessandro Proto è stato arrestato a Milano dalla Guardia di Finanza con l’accusa di manipolazione di mercato e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza. Secondo l’accusa l’uomo è finito in manette per le comunicazioni al mercato su Rcs e Tod’s che secondo i magistrati non si sono rivelate attendibili. Oltre un anno fa, infatti, aveva fatto una comunicazione nella quale sosteneva di avere acquistato una partecipazione pari al 2,88% della società che fa capo a Diego Della Valle. In merito, invece, a Rcs, le comunicazioni i Proto sono molto più numerose e recenti. In particolare, il finanziere italo-svizzero aveva comunicato di aver creato un patto parasociale all’interno dell’azionariato della società editrice del Corriere della Sera, di cui facevano parte quattro investitori esteri. Manipolazione del mercato e ostacolo alla Cosob sono le accuse formali.

 Proto è considerato da oltre un anno il ‘prezzemolinò della finanza, tant’è che dove c’è società da salvare lì arriva la sua offerta, dove c’è ‘notizià lì interviene. E non è tutto. Proto è arrivato persino a candidarsi alle primarie del Pd: “Mi candido anche se non servono a nulla, l’unico leader resta Berlusconi”,  aveva detto nel novembre scorso. Dal San Raffaele a Fonsai-Unipol, da Rcs a Fiat e Unicredit: presunti investimenti sempre debitamente annunciati a mezzo stampa. E anche rapporti con i vip: raccontò di essere stato raccomandato da George Clooney a Brad Pitt per l’acquisto di una casa in Italia.

 Da quanto ricostruito dalle interviste rilasciate negli ultimi mesi, Alessadro Proto è un consulente di 38 anni. Avrebbe base a Lugano e opererebbe attraverso la Proto organization, la cui «sede principale» è a Londra, secondo quanto riporta il suo sito internet. «Siamo uno dei leader d’investimento, delle imprese di consulenza e di real estate del mondo», si legge sul sito, che non riporta nomi di clienti o operazioni ma racconta nei dettagli una filosofia aziendale basata su «entusiasmo e aggressività».  Lo scorso 22 novembre sono emerse le indagini per aggiotaggio e truffa della procura di Milano a carico del finanziere, su cui era da tempo acceso il faro della Consob. A ottobre Proto aveva infatti annunciato la firma un patto di sindacato su Rcs tra quattro investitori stranieri (il brasiliano Jorge Froemming, gli indiani Bushra Alrazmi e Kushal Pal Singh e l’americano Paulius Broad), insieme titolari del 2,84% del capitale. Dopo diverse richieste di chiarimenti non soddisfatte, la commissione aveva reso noto il 31 ottobre la mancanza di elementi in grado di attestarne «la veridicità».

Pensare che Proto qualche giorno fa ha rilevato il quotidiano pubblico di Luca Telese per 400mila euro. “Sarà il fatto quotidiano di destra”, ha detto. Chissà se domani l’apertura sarà sul suo arresto.

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