Cinque morti sul lavoro nell’indifferenza generale

ROMA – Ancora  5 morti sul lavoro negli ultimi giorni e sempre nell’indifferenza generale. A parte qualche agenzia di stampa e qualche edizione locale, i media nazionale non hanno detto praticamente nulla dei 5 lavoratori morti il 9 aprile. Sarà il caso di parlarne?

Il dramma delle morti sul lavoro dovrebbe essere nell’agenda di ogni partito politico, di ogni movimento politico, invece le priorità sono sempre altre. Cosa si sta facendo per fermare questa mattanza quotidiana?
Praticamente nulla.  Ogni vittima provoca dolore e sofferenza, spesso distrugge la famiglie e rende tanti giovani orfani e soli. E il lavoro non può  essere una fabbrica di vedove e morti, deve diventare un luogo di vita.

A Bologna è morto  l’autista di un carro attrezzi. La vittima, un bolognese di 51 anni, e’ deceduto dopo essere stato schiacciato dal suo mezzo durante le operazioni di rimozione di un’auto in sosta vietata, in un’area condominiale. E’ successo  in via Massarenti, nella periferia di Bologna.   L’uomo e’ un addetto della “Nuova Centercar” ditta di soccorso stradale per la rimozione dei veicoli. La dinamica dell’incidente e’ in corso di ricostruzione da parte dei carabinieri. Dai primi accertamenti sembra che il veicolo, fermo su una rampa molto ripida, si sia spostato all’indietro travolgendo l’autista sceso per un controllo. L’allarme e’ stato dato al personale sanitario del 118 e, poi, alle centrali di polizia da alcuni cittadini che hanno notato il mezzo sulla rampa.

Anche Romeo D’Ettore, di 57 anni, è rimasto vittima lunedì mattina di un infortunio sul lavoro, ed è morto martedì mattina in un letto dell’ospedale di Gravedona per le lesioni riportate.
L’uomo, infatti, era stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Gravedona, ma il suo cuore ha cessato di battere a causa delle gravi lesioni. Teatro del grave incidente è stato il piazzale della “Autotrasporti Butti Battista” di via XXV Aprile, dove il 57enne stava scaricando un autotreno insieme ad alcuni manovali. Proprio quando mancava solo l’ultimo imballaggio qualcosa è andato storto e un rotolo di rete metallica lo ha travolto.
Per soccorrerlo sono stati mobilitati i sanitari del 118, i  vigili del fuoco, i carabinieri e gli agenti della Polizia locale ma anche gli operatori dell’eliambulanza di Como. Nonostante le tempestive cure e il trasferimento d’emergenza con il mezzo aereo al Moriggia-Palaschini di Gravedona, dopo un giorno d’agonia il paziente è purtroppo morto.

Un operaio di 41 anni, Giovanni Mannino, è morto mentre stava lavorando nel cantiere per la realizzazione della linea tranviaria in via Leonardo da Vinci. La vittima è stata travolta da un camion che faceva retromarcia. I medici del 118 hanno provato a rianimarlo sul posto ma non c’è stato niente da fare. La strada è rimasta chiusa al traffico. Secondo quanto riferiscono alcuni colleghi, la vittima indossava il casco protettivo e l’incidente è stato una tragica fatalità. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia.

Infortunio mortale anche in Alto Adige, esattamente sopra San Leonardo in Passiria sulla statale di Passo Giovo. L’incidente è avvenuto all’altezza del secondo tornante, nei pressi dello Jaegerhof, e ne è rimasto vittima un boscaiolo che è stato travolto da un albero. Sono intervenuti il Pelikan 1, i sanitari della Croce bianca della Val Passiria e i volontari dei vigili del fuoco e del soccorso alpino.

B.G.G., pensionato 71enne è morto mentre  si trovava alla guida della propria pala meccanica tipo caterpillar e stava sistemando il suo terreno, quando, per cause ancora da accertare, si è ribaltato in un dirupo rimanendo schiacciato sotto il mezzo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Tollo ed i medici del 118, i quali non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso a causa delle gravi lesioni riportate.La Procura di Chieti ha disposto la restituzione della salma ai familiari.

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