Regione Piemonte. Rimborsi ai gruppi consiliari. 52 avvisi di garanzia

TORINO – E’ un vero e proprio terremoto politico quello che si è abbattuto nella regione del Piemomte.  La guardia di finanza ha notificato ben 48 i nuovi avvisi di garanzia, che si aggiungono ai 4 già notificati mesi fa nell’ambito dell’inchiesta sui rimborsi ai gruppi consiliari del Piemonte. A condurre l’inchiesta i pm Andrea Beconi ed Erica Gabetta.

Secondo le prime informazioni tutti i gruppi, anche il Movimento 5 Stelle e l’Italia dei Valori, sono coinvolti nell’inchiesta della magistratura torinese sull’utilizzo dei fondi. Gli unici consiglieri non coinvolti – da quanto trapela dagli ambiente investigativi – sono 7 e appartengono ai gruppi del Pd, Pdl e Lega Nord, oltre ai consiglieri subentrati recentemente dopo la tornata delle elezioni politiche.
A quanto si apprende i pm hanno notificato in maniera estesa gli inviti a comparire per valutare ogni singola posizione e cercare di capire, caso per caso, la finilità delle spese, se personali – come nel caso dell’acquisto di delle briglie per cavallo – oppure se di carattere generico, ma che in qualche modo collegate all’attività consiliare, come nel caso di spese per ristoranti, trasporti, ecc. I reati contestati dai magistrati, al termine dell’analisi di un rapporto di 400 pagine della Guardia di finanza, sono maggiormente il peculato, in alcuni casi il finanziamento illecito e in un caso la truffa.

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