Sedicenne pugnalata e bruciata ancora viva dal suo fidanzato, reo confesso

CORIGLIANO CALABRO (COSENZA) – Uccisa a coltellate e poi bruciata dal suo fidanzatino. Così è morta Fabiana Luzzi, una ragazzina di 16 anni di Corigliano Calabro (Cosenza).

Il ragazzo, di 17 anni, ha confessato di aver assassinato la sua ragazza dopo una lite. Il giovane è stato fermato dai carabinieri nella notte fra sabato e domenica per omicidio volontario ed è stato interrogato da un magistrato della Procura di Rossano, Maria Vallefuoco (su delega di quello della Procura dei minori di Catanzaro).
Il delitto è avvenuto venerdì, nello stesso giorno il ragazzo si era presentato in ospedale per farsi medicare ustioni al volto. Nel frattempo i genitori della ragazza  avevano presentato denuncia di scomparsa, non avendola vista tornare dall’istituto per ragionieri che frequentava. A quel punto i carabinieri si sono insospettiti e hanno cominciato a torchiare il ragazzo, incensurato e di buona famiglia, ma conosciuto come un bullo. Anche la sua fidanzata apparteneva ad una famiglia normale, i suoi genitori sono noti in paese per le loro attività commerciali.  L’anno scorso tuttavia Fabiana si era allontanata da casa ed era stata ritrovata da amici a Bologna.
La relazione fra i due è stata definita turbolenta a causa di gelosie reciproche.  Solo in serata il ragazzo ha ceduto ed ha quindi confessato tutto, indicando anche dove si trovava il cadavere, non lontano dalla scuola della vittima, in una zona di campagna. Sul corpo della sedicenne sono state trovate ferite d’arma da taglio, tuttavia l’arma del delitto non è stata ancora ritrovata. L’omicida attualmente è stato portato nel carcere minorile di Catanzaro.

La confessione

“Le ho dato una coltellata, Fabiana è morta e quindi ho deciso di bruciare il cadavere”. Queste le prime parole del giovane studente, reo confesso.
Il sedicenne ha raccontato d’esserla andata a prendere a scuola con lo scooter venerdì mattina per parlarle e chiarire l’ennesima lite provocata dal travagliato rapporto tra adolescenti che c’era tra loro. Poi, però, la situazione è degenerata arrivando al dramma nella stradina appartata poco lontano dall’istituto tecnico commerciale frequentato da Fabiana. Ma non è tutto. Sembra infatti che Fabiana Luzzi fosse ancora viva quando il fidanzatino, dopo averla accoltellata  è tornato nella stradina in cui l’aveva abbandonata per darle fuco con della benzina prelevata dallo scooter. È una ipotesi al vaglio dei carabinieri.

Corigliano, paesone di 40 mila anione della costa ionica cosentina, stamattina ‘è svegliato sconvolto per quanto accaduto.  Fabiana, ultima di quattro figlie avute dal padre in due matrimoni, era conosciuta in paese, così come il suo fidanzatino. Già ieri sera, quando sono cominciate e circolare le prime indiscrezioni su quanto successo, prima i compagni di scuola della ragazzina e poi anche altri cittadini s’erano radunati dinanzi alla caserma della compagnia carabinieri, ma il presunto assassino era già stato trasferito in un altro luogo. Stamattina molta gente è assiepata dinanzi all’abitazione della ragazza. Nella notte il sedicenne è stato sottoposto a fermo i polizia quale indiziato di delitto per omicidio volontario, ma non è escluso che le evidenze investigative possano portare a galla anche la premeditazione. Nelle prossime ore il provvedimento dovrà essere confermato dal tribunale dei minori. Pare che nel primo pomeriggio di venerdì, attorno alle 14:30, una compagna di Fabiana abbia incontrato il suo fidanzato, notandolo in uno stato alterato. Il ragazzo gli avrebbe chiesto dove fosse Fabiana.

 

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