Saipem condannata per corruzione. Confiscati beni per oltre 24 milioni di euro

MILANO – Il tribunale di Milano ha condannato la Saipem a una sanzione di 600 mila euro e alla confisca di 24.530.580 di euro per il reato di corruzione internazionale nell’ambito dell’inchiesta relativa alle presunte tangenti pagate in Nigeria da Snamprogetti (gruppo Eni poi confluita in Saipem).

La corte presieduta dal giudice Oscar Magi ha dunque accolto la tesi dei pm di Milano Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro per cui l’azienda pagò una quota degli oltre 18 milioni di dollari di tangenti versate dal consorzio internazionale Tskj a esponenti politici e dirigenti nigeriani tra il 1994 e il 2004 per assicurarsi appalti sul gas da 6 miliardi di dollari.   L’azienda dovrà pagare anche le spese processuali mentre bisognerà attendere 90 giorni per le motivazioni della sentenza. Saipem era rimasta l’unica imputata al processo, in base alla Legge 231 sulla responsabilità degli enti, dopo che per cinque manager era intervenuta la prescrizione. La cifra confiscata era già stata messa a disposizione della procura nei mesi scorsi.

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