Pesto al botulino: migliorare il sistema di comunicazione a tutela della salute dei cittadini

GENOVA – Sono preoccupanti le notizie relative alla presunta contaminazione da botulino di alcune confezioni di pesto della Bruzzoni e Ferrari di Genova. L’allarme riguarda le confezioni del lotto 13G03, con scadenza 9 agosto 2013. Il prodotto è stato ritirato, tuttavia alcuni vasetti sono già state venduti e in queste ore si stanno verificando i primi casi di intossicazione.

Il botulino è una tossina molto pericolosa, la cui ingestione può causare conseguenze gravi e portare, nei casi più estremi, alla morte. In attesa dei risultati degli accertamenti delle Asl e dei controlli per verificare la diffusione su scala nazionale, raccomandiamo pertanto a chi ha acquistato una o più confezioni di NON CONSUMARE IL PRODOTTO stesso e di restituirlo al negozio.

Intanto sono molti i cittadini liguri che, pur non presentando sintomi, si sono recati presso le strutture sanitarie della zona per esami e controlli. La paura ‘collettiva’ era prevedibile, anche perché, come purtroppo capita spesso in casi del genere, i consumatori hanno ricevuto notizie frammentate e non esaustive. In queste situazioni il Ministero di competenza dovrebbe mettere a disposizione un numero di telefono o almeno un indirizzo mail di riferimento a cui non solo i consumatori ma anche gli organi di informazione possano rivolgersi per avere indicazioni precise. Solo nei primi sei mesi del 2013 il numero degli allarmi alimentari è arrivato a sfiorare quota 270. Questi episodi implicano gravi pericoli per la salute dei cittadini, quindi è necessario migliorare il sistema di comunicazione dei rischi, trovando i mezzi e le modalità per diffondere capillarmente e con la massima rapidità informazioni e raccomandazioni ai cittadini.      

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