Torna sulla terra l’astronauta Luca Parmitano. Nessun problema per l’impatto del satellite Goce

ROMA – Si conclude con il sorriso dell’astronauta Luca Parmitano la missione spaziale “Volare”, la prima di lunga durata dell’Asi (agenzia spaziale italiana). Dopo sei lunghi mesi in orbita è infatti atterrata questa notte alle 3,49 (ora italiana) la navetta russa Soyuz con all’interno i tre membri dell’equipaggio: il comandante russo Fyodor Yurchikhin, la collega americana Karen Nyberg e un passeggero d’eccezione la torcia olimpica dei giochi invernali in programma nel febbraio 2014 in Russia, a Sochi.

La capsula è stata recuperata, così come programmato, nella steppa del Kazakistan dopo un viaggio durato poco più di tre ore che ha termicamente sollecitato la navetta portandola ad una temperatura di 1600 gradi centigradi. Gli astronauti però sono sembrati da subito in ottime condizioni fisiche e psichiche; l’Italiano Parmitano, che nelle ore precedenti aveva scritto su Twitter: “Separazione avvenuta. Per strada verso la Terra!” riferendosi al distacco dalla stazione spaziale, è stato l’ultimo ad abbandonare il mezzo e la sua prima reazione è stata un grande sorriso. Anche Kathy, la moglie di Parmitano, ha scelto i social network per comunicare, attraverso Facebook ha infatti fatto presente che il martito  “sta alla grande! Come se avesse fatto un giro sulle montagne russe!”. L’astronauta italiano nel suo lungo viaggio ha avuto modo di effettuare numerosi esperimenti, ha inviato a Terra una notevole quantità di foto del nostro pianeta ed ha aiutato tre veicoli ad agganciarsi alla stazione spaziale. Un pieno successo dunque mentre nelle stesse ore preoccupava la fine del satellite Goce in caduta non controllata verso la Terra. Negli ultimi giorni infatti, il destino del “satellite morente” aveva preoccupato le persone per la probabilità che dei frammenti avessero potuto colpire la Terra provocando disastri. Fortunatamente però ciò non è avvenuto e i timori, che riguardavano anche il nostro paese sono stati fugati. L’agenzia spaziale italiana ha infatti comunicato che è escluso che “frammenti del satellite possano ormai colpire l’Italia”. Il satellite si sarebbe distrutto totalmente nell’impatto con la nostra atmosfera intorno all’una del mattino. Lanciato nel 2009, Goce (Gravity field and steady-state Ocean Circulation Explorer) è considerato la “ fuoriserie dello spazio” per forma e prestazioni. Il suo motore a ioni ha smesso di funzionare il 21 ottobre scorso, come previsto, e da allora ha gradualmente cominciato ad avvicinarsi alla Terra. Il suo lungo viaggio è così terminato sullo strato più esterno della nostra atmosfera.

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