Marò. Corteo dalla Bocca della verita per chiedere la liberazione dei sue soldati

ROMA – E’ partita da piazza Bocca della Verità a Roma il corteo per chiedere l’immediata liberazione di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò accusati dell’uccisione di due pescatori nelle acque dello stato indiano del Kerala.

Alla testa del corteo, a cui partecipa qualche centinaio di persone, Paola Moschetti, compagna di Latorre, e Vania Ardito, moglie di Girone, davanti agli striscioni «Liberi subito» e «Non vilasceremo soli». Presenti rappresentanze di paracadutisti e alpini. Prima della partenza l’Inno di Mameli è stato intonato dai militari presenti e accompagnato dallo sventolio di bandiere tricolori. In prossimità dell’Altare della Patria i presenti hanno intonato l’Inno nazionale. 

Al termine del corteo a Piazza SS. Apostoli, la moglie di Salvatore Girone ha letto un messaggio: “Carissimi tutti, approfitto di questa occasione per farmi sentire per una volta tra di voi. Riconosco da sempre la vostra vicinanza e con questo voglio dirvi che sento in me una forza tale da potermi aiutare ad affrontare periodi duri che saremo costretti ancora a vivere. Ogni giorno che passa sento sempre di più il dovere di mantenere alto l’onore di un soldato italiano e della nostra nazione. Sono certo che nella nostra situazione qualsiasi soldato nel mondo e qualsiasi Paese lotterebbe per fare sì che vengano riconosciuti i diritti propri e internazionali e nel nostro caso anche la propria innocenza. Spero di potervi incontrare tutti in un tempo non molto lontano”.

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