Francesco in difesa dei nuovi martiri

Il Papa ricorda i drammi vissuti dai Cristiani in Siria, Centroafrica, Iraq e Nigeria

 

 

ROMA – E’ trascorso il primo Santo Natale di Papa Francesco  e oggi, nella giornata di Santo Stefano, in cui si ricorda il primo protomartire in difesa di Cristo e del Vangelo, ha deciso di rivolgere un appello ai cristiani “che subiscono discriminazioni” in tutto il mondo. Davanti ai fedeli raccolti in preghiera in Piazza San Pietro ha parlato in difesa  e in ricordo di coloro “che vengono accusati ingiustamente e fatti oggetto di violenze di vario tipo”. Nel suo discorso  ha spiegato che “Nel martirio, infatti, la violenza è vinta dall’amore, la morte dalla vita. La Chiesa vede nel sacrificio dei martiri la loro ‘nascita al cielo’” dice ancora. Nel rivolgere gli auguri di Buon Natale in questi due giorni di festa papa Francesco ha ricordato anche i drammi del presente, quindi le “troppe vite spezzate” dal conflitto combattuto in Siria o nella Repubblica Centroafricana, “spesso dimenticata dagli uomini”. Oppure alle ”piaghe dell’amato Iraq”, la Nigeria “lacerata da continui attacchi”. Quindi invoca Gesù, Principe di pace, affinché “converta ovunque il cuore dei violenti perché depongano le armi e si intraprenda la via del dialogo”. Parole d’affetto sono state espresse anche in favore dei migranti: “Fa’ che coloro che sono in cerca di una vita dignitosa trovino accoglienza e aiuto. Tragedie come quelle a cui abbiamo assistito quest’anno, con i numerosi morti a Lampedusa, non accadano mai più!”. In ogni caso, il Natale di Papa Francesco ha come protagonisti i poveri, gli umili, cloro che sono abbandonati. Infatti critica “la falsa immagine del Natale: l’immagine fiabesca e sdolcinata, che nel Vangelo non esiste!”. 

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