Roberto Cota: prima l’elezione illecita ora il rinvio a giudizio per rimborsopoli

TORINO – Dopo la pubblicazione delle “poco significative spese istituzionali” (mutande, cene, abbigliamento, valige, regali di nozze ecc.) la procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio del presidente della regione Piemonte Roberto Cota, nell’inchiesta sull’uso dei fondi dei gruppi consiliari a Consiglio regionale del Piemonte.

Il medesimo provvedimento è stato proposto per 39 consiglieri. L’inchiesta avviata nel 2012 ne aveva coinvolti 56 per le ipotesi di peculato truffa e finanziamenti illeciti dei partiti. Successivamente le indagini della Guardia di Finanza hanno permesso ai pm di circoscrivere le accuse più gravi a 43 consiglieri, raggiunti precedentemente dagli avvisi di chiusura indagini. Una volta trasmessi al tribunale gli atti di indagine, la procura ufficializzerà le richieste di archiviazione. Dai pm è stata ritenuta, invece,  convincente  la versione di Bressa ossia che i servizi foto e video commissionati in campagna elettorale sono poi stati usati per il sito web del gruppo e quindi rientrano nelle spese di quest’ultimo .

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