Guerinoni. La “mantide” torna in libertà

ROMA – Gigliola Guerinoni, 69 anni,soprannominata la “mantide” è tornata libera dopo aver scontato la pena di 26 anni di carcere per l’omicidio del suo amante Cesare Brin. La “mantide” di Cairo Montenotte, in provincia di Savona, è stata al centro di un caso giudiziario che ha appassionato l’opinione pubblica ed i media a partire dall’estate del 1987.

Da diverso tempo la Guerinoni aveva ottenuto la semilibertà. Passava le notti nel carcere di Rebibbia e di giorno andava a stirare in un convento trasformato in albergo a due passi da piazza Navona. Il delitto che la rese famosa avvenne la notte tra il 12 e il 13 agosto del 1987 a Cairo Montenotte, in provincia di Savona. La vittima era il farmacista 56enne Cesare Brin che venne ammazzato in casa.  Gigliola con lui aveva una relazione. Il corpo dell’uomo fu poi gettato in un dirupo e rinvenuto il 19 agosto successivo. Per quei fatti la Guerinoni venne condannata a 26 anni di reclusione. Di recente era tornata agli onori delle cronache perché venne aggredita da un cane, mentre passeggiava in una strada della zona di San Basilio.

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