Obbligo di certificato antipedofilia per tutelare i minori

ROMA – Da domani scatta l’obbligo di presentare il certificato antipedofilia per tutti coloro che lavorano a contatto diretto e regolare con i minori. La nuova norma,  attua una direttiva dell’Unione europea – n. 93 del 2011 in materia di lotta contro l’abuso e lo sfruttamento sessuale dei minori e la pornografia minorile. Il datore di lavoro ha l’obbligo di richiedere a colui che sta assumendo, il certificato del casellario giudiziale, prima della stipulazione del contratto.

 

Il certificato verrà rilasciato dopo qualche giorno dalla richiesta al Casellario, e nel frattempo i datori di lavoro potranno accettare un’autocertificazione in cui il nuovo dipendente dichiara di non avere precedenti penali per reati contro minori e procedere con l assunzione. Possono richiedere il certificato sia il datore di lavoro  con una delega del lavoratore, sia il lavoratore stesso. È prevista anche una sanzione per il datore di lavoro  da 10mila a 15mila se non rispetta quest’obbligo.

 

Ma questa legge ha suscitato non pochi dubbi, soprattutto per tutti coloro che lavorano nelle scuole e nel volontariato. Infatti ieri il Coni, la Cei e l’Assindatcolf, associazioni dei datori di lavoro domestico hanno manifestato delle perplessità riguardo questo decreto. Così ha commentato il presidente del Coni Giuseppe Malagò: “Sono profondamente rispettoso delle leggi e delle norme, in particolare quelle contro gli abusi e lo sfruttamento sessuale dei minori, tuttavia non posso non rilevare che il decreto legislativo che andrà in vigore da domenica rischia di bloccare l’attività di centomila associazioni sportive”. Il Ministero della Giustizia ha provveduto subito a dare dei chiarimenti. Innanzitutto questa nuova legge è rivolta solo ai nuovi assunti, coloro che sono già sotto contratto dunque non devono presentare nessun certificato penale. Inoltre sono interessati solo i soggetti che lavorano a contatto con minori con un obbligo contrattuale, sono esenti dunque tutte le altre forme di collaborazione che non operano sotto un rapporto di lavoro, come i catechisti, le società sportive, le organizzazioni scout, i volontari che lavorano presso delle onlus. Anche colf e baby sitter sono esenti da quest’obbligo perchè si tratta di un rapporto fiduciario. Ma è nelle scuole che si è avvertita di più la preoccupazione.  Il leader della Uil scuola ,Massimo Di Menna, infatti ha dichiarato: “Riceviamo molte telefonate dalle scuole perché c’è preoccupazione che in assenza di un tempestivo chiarimento da parte del ministero ci possano essere dirigenti scolastici che richiedano a tappeto certificati antipedofilia a tutto il personale, insegnanti e bidelli. È ovvio che la materia deve vedere per la scuola una sua specifica regolamentazione. Il ministero non può ignorare la questione e non può lasciare le scuole in una situazione di incertezza che rischia di creare tensioni tra il personale.” Dunque presidi, insegnanti e bidelli non dovranno presentare alcun certificato. La scuola dovrà solo provvedere a richiedere i certificati dei supplenti che non aventi un contratto fisso  hanno l’obbligo annuale di rinnovare i documenti.

 

 Lo scopo di questa legge è accertarsi che a contatto con i minori non lavorino persone con dei precedenti penali e con condanne in corso per reati contro i minori come prostituzione e pornografia minorile, turismo sessuale e altri abusi.

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