Roma, violentata dal proprietario del negozio

 

ROMA – Nella serata del 10 aprile, personale della IVSezione della Squadra Mobile ha acquisito la denuncia resa da una cittadina cinese, fortemente provata e in evidente stato di agitazione, la quale ha raccontato la violenza sessuale subita ad opera di un suo connazionale, all’interno di un’attività commerciale che lo stesso gestisce nei pressi di Piazza Vittorio Emanuele. 

La vittima si era recata presso la suddetta agenzia di spedizioni internazionali per alcune informazioni relative ad alcuni pacchi da lei commissionati e non ancora giunti a destinazione. Il cinese, gestore dell’esercizio commerciale, con uno stratagemma ha invitato la giovane donna a recarsi in agenzia durante l’ora di pranzo, al fine di poter restare da solo con lei. L’uomo, infatti, ha pianificato l’incontro, facendo trovare il negozio senza alcun cliente. Non appena la donna è entrata all’interno dello stesso, ha immediatamente chiuso a chiave la porta, abbassando la saracinesca. La donna, seppur assalita dal panico, ha cercato di far finta di niente, chiedendo immediate spiegazioni per l’insolita repentina chiusura. Il gestore dell’attività commerciale, in risposta, la immobilizzava, buttandola a terra. Nonostante le ripetute richieste della stessa di fermarsi, l’uomo non desisteva e, minacciandola di farle del male, la costringeva a subire un rapporto sessuale. 

Al temine, la donna riusciva a lasciare l’agenzia, ingannando l’uomo con la promessa di tornare da lui e dicendogli che, se non l’avesse liberata, presto, tutti i suoi amici l’avrebbero cercata. L’autore della violenza, identificato per C.S., nato in Cina il 23.03.1983,resosi conto – poco dopo – che la donna non sarebbe mai più tornata e che,probabilmente, aveva già denunciato il fatto, ha chiuso l’esercizio commerciale e si è reso irreperibile. Le informazioni assunte dalla SquadraMobile nella zona di Piazza Vittorio Emanuele hanno confermato l’improvvisa chiusura del locale, corroborando l’ipotesi investigativa. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale diRoma, hanno permesso di rintracciare l’indagato presso l’abitazione di un familiare lo scorso 26 luglio.

La condotta posta in essere dall’uomo ha evidenziato la precisa pianificazione del progetto criminale, con il quale è stata, prima, convinta l’ignara vittima a recarsi presso l’agenzia, adducendo una scusa e facendo trovare il locale privo di clienti; poi, il reo si è premunito di guanti in gomma, per evitare di lasciare tracce e per impedire alla vittima di lasciare segni evidenti sulle sue mani, qualora la stessa avesse reagito in maniera violenta, con graffi o morsi. 

 

Condividi sui social

Articoli correlati