BARI – “Preferirei avvalermi della facoltà di non rispondere”. Dopo aver fornito le proprie generalità, nome, cognome e residenza, Silvio Berlusconi ha detto al presidente Luigi Forleo e ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Bari di non intendere rispondere alle domande.
Citato come testimone nel processo ‘escort’ in corso a Bari, Berlusconi non è tuttavia un teste puro in quanto imputato in un procedimento connesso, quello per induzione a mentire.
Stando alla ipotesi accusatoria dei magistrati baresi, l’ex premier in concorso con l’ex direttore de L’Avanti Valter Lavitola, avrebbe indotto Gianpaolo Tarantini a rendere dichiarazioni mendaci ai pm che indagavano sulle escort. Berlusconi si è trattenuto per meno di due minuti nell’aula di giustizia del Tribunale di Bari. Ha detto di aver deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere su consiglio dei suoi difensori, gli avvocati Niccolò Ghedini e Francesco Paolo Sisto.
Intanto Patrizia D’Addario legge una lettera sulla vicenda scritta di suo pugno: “Dica la verità caro presidente Berlusconi: io non sono mai stata una escort perché prima di andare via, sia la prima che la seconda volta, lei non mi ha dato soldi o regali ma solo abbracci e baci da innamorato”, scrive la D’Addario in uno dei passaggi”. E poi riferendosi alle altre ragazze presenti alle cene: “Sono loro le uniche prostitute: oggi lo posso dire, sono loro le vere prostituite. Non come me una povera ragazza madre con una bimba da crescere, sola, con un padre suicidato, un fratello morto per un errore medico, una storia di violenza subita da un uomo che mi picchiava tutti i giorni e che io ho denunciato e fatto arrestare”. “E poi è arrivato lei, caro presidente Berlusconi. Quella sera mi ha detto – davanti a tutti, davanti alla Guerra che ancora oggi non viene in tribunale – “oggi c’è una ragazza che ha sofferto tanto e io le cambierò la vita”. Io nonostante questo sono scappata via da lei quella sera. Non mi interessavano i suoi soldi e quello che mi aveva appena detto. Ma lei mi ha fatto ritornare per avere una storia con lei. Hanno sempre impedito che io facessi un film sulla mia vita, sulla mia storia su quello che sto vivendo affinché la verità non uscisse fuori”, ha denunciato D’Addario, la quale promette: “Ora lo farò questo film presidente Berlusconi. Ci sarà tutta la verità perché io sono l’unica che ha avuto una storia con lei e non ha chiesto nulla e si è ritrovata a essere chiamata escort senza aver preso soldi, favori o altro”.