Terrorismo: iracheno arrestato a Bari aveva lettere Jihad

BARI – E’ stato trovato in possesso di lettere Jihad Majid Muhamad, il cittadino iracheno arrestato oggi a Bari nell’ambito delle indagini della Dda di Bari, coordinate dal pm Roberto Rossi.

L’uomo è stato arrestato oggi, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, nell’ambito di un’indagine più ampia sul terrorismo di matrice islamica, iniziata nel febbraio scorso quando gli agenti della Digos di Bari hanno eseguito una perquisizione domiciliare in un appartamento del quartiere Libertà, nel capoluogo pugliese, dove abitavano 14 persone di nazionalità irachena e iraniana, tutte con regolare permesso di soggiorno o richiedenti asilo.

Fra loro anche Majid Muhamad, trovato in possesso di un quaderno con copertina rossa, su cui appariva evidenziato il nome di Bassam Ayachi (l’imam del Belgio assolto alcuni anni fa dalla Corte di Appello di Bari dopo essere stato arrestato, processato e condannato in primo grado per terrorismo internazionale). Majid probabilmente aveva conosciuto Ayachi durante la detenzione nel carcere di Benevento. Gli agenti trovarono anche numerose cartoline postali, sul cui retro erano riportate, scritte con penna biro, frasi in lingua araba. Si tratterebbe di messaggi scambiati con altri detenuti negli anni della sua carcerazione, tutti accusati di reati di terrorismo internazionale. “?Fratello prediletto Abu Abd Rahman – è scritto in una cartolina – ? grazie a Dio io sto bene, sia Lode a te Dio Onnipotente che ci guidi. Mi pento verso di lui e chiedo una vita felice, la morte dei martiri e la vittoria sui nemici?” In un altro messaggio è menzionato l’Isis, “in un momento storico in cui, in realtà, – sottolineano gli inquirenti baresi – la denominazione Isis non ancora contraddistingueva i seguaci del cosiddetto ‘Stato Islamico’, perlomeno nei resoconti di cronaca di quel periodo (giugno 2011). Infatti, l’unico riferimento a una possibile notizia che riguardasse l’Isis nel giugno del 2011, reperito da fonti aperte, è quello relativo all’inizio della rivolta armata in Siria”.

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