Mafia, 22 arresti nel leccese, in manette un vicesindaco

LECCE – Dalle prime ore di questa mattina i carabinieri dei Ros di Lecce e del Comando provinciale stanno eseguendo in provincia ordinanze di custodia cautelare in carcere e agli arresti domiciliari emesse dalla Procura Distrettuale antimafia nei confronti di 22 persone indagate per associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione illegale di armi, corruzione, e altri delitti aggravati dalle finalità mafiose.

Al centro delle indagini del Ros il clan Giannelli, storica organizzazione della Sacra Corona Unita salentina, che fa capo al boss ergastolano Luigi Giannelli. L’inchiesta ha documentato il processo di riorganizzazione interna del clan e la reggenza assunta dal figlio del boss Marco Antonio Giannelli. In particolare le indagini hanno accertato il dinamismo e l’attivismo del sodalizio nel narcotraffico e nelle attività estorsive ai danni di imprenditori locali, nonché la capacità di instaurare rapporti collusivi con pubblici amministratori e di condizionarne l’attività in cambio dl sostegno elettorale. L’operazione e’ stata denominata ‘Coltura’ . 

Tra le 22 ordinanze una è  stata notificata al vice sindaco del paese, Giuseppe Provenzano. Quest’ultimo, avrebbe, infatti, avuto rapporti con il clan per finalita’ elettorali in concomitanza con le ultime elezioni amministrative. I provvedimenti restrittivi sono stati emessi dal gip del Tribunale di Lecce, Alcide Maritati, su richiesta del procuratore aggiunto, Antonio De Donno, della locale Direzione Distrettuale Antimafia.  

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