Mafia: ‘Apocalisse’ Palermo, 62 condanne, 550 anni di carcere

PALERMO  – Il Gup del tribunale di Palermo Giuseppina Cipolla ha condannato 62 dei 96 imputati del processo “Apocalisse”, contro la mafia dei quartieri occidentali e dei paesi della costa di ponente del capoluogo dell’Isola: 550 gli anni di carcere inflitti nel complesso, con 34 assoluzioni.

Le pene sono comprese fra 3 e 20 anni di carcere. Il processo si e’ svolto col rito abbreviato: senza gli sconti di pena le condanne sarebbero state di un terzo piu’ elevate e avrebbero raggiunto gli 800 anni.

La sentenza del Gup Giuseppina Cipolla colpisce molto duramente le cosche di Resuttana, San Lorenzo, Acquasanta, Tommaso Natale. Il blitz Apocalisse venne eseguito dalla polizia nel giugno 2014 e sotto inchiesta finirono 150 persone: altri trenta sono a giudizio in ordinario, davanti alla quarta sezione del tribunale. Fra i condannati c’e’ il pentito Vito Galatolo, che ha avuto sei anni e otto mesi, contro i quattro proposti dalla pubblica accusa, e anche Silvio Guerrera, che, come Galatolo (nel senso che ha deciso di collaborare a processo avviato) ha avuto piu’ di quanto aveva chiesto per lui la Direzione distrettuale antimafia, 10 anni contro 5. Questo perche’ non e’ stata applicata l’attenuante speciale prevista per la collaborazione. I pm Annamaria Picozzi, Dario Scaletta, Francesco Del Bene, Amelia Luise e Roberto Tartaglia hanno ottenuto pesanti condanne per il boss Girolamo Biondino (14 anni: secondo Galatolo e’ coinvolto nel progetto di attentato contro Nino Di Matteo, magistrato del processo sulla trattativa Stato-mafia) e a 20 per Tommaso Contino, Domenico e Gregorio Palazzotto, 19 anni e 8 mesi Onofrio Terracchio.

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