MILANO – Lele Mora ha patteggiato una pena di un anno e 6 mesi per bancarotta in relazione al fallimento della sua società ‘Roma Production’ e al prestito da 2 milioni e 850 mila euro arrivato nel 2010 all’ex agente dei vip da parte di Giuseppe Spinelli, il cassiere della famiglia Berlusconi.
L’ex direttore del Tg4 Emilio Fede, secondo l’accusa, avrebbe trattenuto una parte di quei soldi, mentre il resto dei fondi non sarebbe stato utilizzato da Mora per salvare la sua Lm Managment, all’orlo del crac e poi finita in liquidazione. Il patteggiamento, in continuazione con la condanna a 6 anni e un mese per la vicenda Rub bis, è stato ratificato dal gup Donatella Banci Buonamici su richiesta del difensore di Mora, l’avvocato Gianluca Maris, e del pm Eugenio Fusco. Anche la figlia di Mora, Diana, ha patteggiato un anno e 8 mesi per la bancarotta della sua società, l’Immobiliare Diana Fede, invece, dovrà comparire il prossimo 22 novembre davanti al gup di Milano Mariacarla Sacco in udienza preliminare.