Migranti: ennesimo naufragio, ancora morti

ROMA  – Un morto e numerosi dispersi nell’ennesimo naufragio al largo della Libia.

Lo riferisce il Moas, organizzazione umanitaria, intervenuta stamane in un’altra difficile operazione di salvataggio. L’equipaggio della ‘Responder’ ha soccorso circa 117 persone da un gommone naufragato, ma i superstiti hanno raccontato di avere visto annegare diverse persone prima dell’arrivo dei soccorritori, tra cui una donna, madre di due bambini fortunatamente tratti in salvo. I sopravvissuti, ancora in stato di profondo shock ed estremamente provati, sono al sicuro sulla Responder, mentre il team di Croce Rossa a bordo si e’ occupato occupato dei casi piu’ gravi di ipotermia. Per due persone, a causa delle loro gravi condizioni di salute, e’ stata decisa l’evacuazione dalla nave che ha fatto rotta verso Lampedusa. Nel gommone c’era anche il cadavere di un uomo. Altri sette erano stati recuperati nelle stesse ore da un altro gommone da nave ‘Diciotti’ della Guardia costiera. La salma e’ stata posta nella cella frigorifera dell’unita’ del Moas, assieme a un altro cadavere rinvenuto dal mare domenica scorsa, risalente, si teme, a qualche altro naufragio. I superstiti si sono aggiunti ad altri uomini, donne e bambini soccorsi ieri notte da tre diverse barche di legno e messi in salvo sulla ‘Responder’: in totale, circa 600 persone, tra cui diverse famiglie provenienti dalla Siria. 

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